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Un giorno senza incidenti. Proviamoci! Missione impossibile?

print06 aprile 2004 20:26
Un giorno senza incidenti. Proviamoci!   Missione  impossibile?
(AGR) L’occasione è la la giornata mondiale della salute, mercoledì 7 aprile, dedicata alla sicurezza stradale. La campagna è sostenuta dalla Polizia di Stato, da molte istituzioni, enti e aziende, dalla Lega calcio all’Ania, l’associazione delle compagnie di assicurazione e perfino dalla Conferenza episcopale italiana. L’appuntamento più che una vera e propria sfida vuole dare una "spinta" al senso di responsabilità dei cittadini. In particolare degli uomini, visto che le donne al volante risultano - da una recente indagine Istat e contro ogni proverbio popolare – più prudenti e rispettose delle regole.

Uno slogan "7 aprile io ci provo. Né morti né feriti sulle strade" che tutti ci impegnamo a sostenere per combattere e prevenire gli incidenti stradali.

Un costo sociale altissimo: gli incidenti ogni anno nel mondo fanno 1.300.000 vittime che costano all'economia mondiale 518 miliardi di dollari. Anche nell'Unione europea la tragedia colpisce 50mila persone, mentre 150mila restano invalide, con conseguenze difficili anche per le famiglie coinvolte. In Italia, muore in media una persona ogni 78 minuti. Nel 2002 ci sono stati più di 230mila incidenti stradali, 6.736 morti e oltre 330mila feriti. Le cause? Eccesso di velocità, mancato rispetto della distanza di sicurezza, guida distratta (l'uso del telefonino senza auricolare è una delle infrazioni più comuni). Il costo per la nostra società? 34 milioni di euro l’anno, più del doppio dell’ultima Finanziaria. La situazione è migliorata con l’introduzione della patente a punti. Secondo i dati di Polizia e Carabinieri, nel semestre da luglio a dicembre 2003 i decessi in incidenti stradali sono stati 1.990, contro i 2.438 dello stesso periodo del 2002: 450 vite sottratte al drammatico conto dei morti.

La polizia stradale, attraverso il suo direttore Domenico Mazzilli, sostiene in prima linea questa campagna mondiale, rilanciando la necessità di formazione dei giovani sui temi della sicurezza al volante. I ragazzi rappresentano la fascia più a rischio sulle strade. E allora la Polizia realizza campagne di educazione stradale (tra cui il "Progetto Icaro") che ogni anno cambiano tema ma hanno un messaggio comune: i rischi che comporta la circolazione stradale possono essere evitati con accorgimenti piccoli ma che possono salvare la vita.

Anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi è intervenuto sul tema della sicurezza stradale, ha parlato dello spot, in questi giorni riproposto in tv, dell'angelo custode "Aiutateci a proteggervi", vincitore, tra l'altro, del premio come miglior spot di campagna sociale 2003.

Infine il presidente dell'Aci Franco Lucchesi ha sottolineato che nelle iniziative dedicate alla sicurezza la collaborazione con la polizia stradale è un importante contributo di esperienze e di idee: "Un'esigenza che si intensificherà sempre di più in futuro".

www.poliziadistato.it>

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