Sanità, il si al referendum non garantisce cure per tutte le malattie...

Questo passaggio cruciale, di cui non tutti i cittadini sono bene informati, costituisce per l’Associazione Dossetti motivo di grandissima preoccupazione. Se la riforma del titolo V, in campo sanitario, si riduce infatti ad una super concentrazione di poteri in capo al Ministero dell’Economia e ad una riduzione di poteri delle regioni, che fine farà il Ministero della Salute? La Ministra Lorenzin non ha capito che, votando Sì al referendum, va contro se stessa e contro il ruolo che è stata chiamata a svolgere: cioè quello di difendere l’articolo 32 della Costituzione del quale lei dovrebbe essere la prima garante dal momento che il suo Ministero fu istituito per questo motivo.
Non si può più speculare sulla salute di chi sta male: Lorenzin spieghi come funzioneranno i LEA, con quali fondi saranno finanziati e chi gestirà questi denari, oppure la smetta di mistificare la realtà alle spalle di chi sta male. Altrimenti, di questo passo, arriveremo, sotto il referendum, a promettere la disponibilità di un milione di nuovi posti letto”.
Così in una nota Claudio Giustozzi, Segretario dell’Associazione Nazionale “Giuseppe Dossetti”.