Referendum...prevale il "ni"?

Per il sottosegretario On. De Filippo la riforma "crea un nuovo sistema di riferimento per la Sanità, correggendo le storture di un federalismo che era stato approvato in un periodo in cui quella parola era molto di moda. Questo avverrà con nuovi criteri e nuove responsabilità, mettendo fine a quel fardello insopportabile che è il contenzioso nelle competenze concorrenti". Al contrario, per l’On. Giulia Grillo la riforma "è un pesante e pericoloso passo indietro, affermazione di come il sistema politico attuale non è riuscito a gestire il sistema sanitario. Occorre far funzionare le cose al meglio, richiamando tutti gli attori e i responsabili ai loro doveri, invece di rifugiarsi in una riforma che non risolve i problemi, ma che semplicemente centralizza le decisioni come fosse panacea di tutti i mali". Ma a chi accusa i sostenitori del SI di fare un'operazione, De Filippo ha risposto: "preferisco il miglioramento continuo, all'inutile ricerca di una perfezione che arriverà sempre in ritardo".
Concludendo il National Talk, Claudio Giustozzi, segretario nazionale dell'Associazione “Giuseppe Dossetti: Valori- Sviluppo e Tutela dei Diritti”, ha rinnovato la richiesta "della creazione di un tavolo degli stakeholder della sanità, a prescindere da quale sia il risultato referendario. Sentiamo tutti il bisogno della nascita di un luogo indipendente di confronto riuscire a raccogliere le vere domande che giungono dai cittadini e per indirizzare in modo trasparente le più importanti caratteristiche di una nuova Governance del SSN".