Il nuovo Governo deve salvaguardare il diritto alla salute degli italiani

“Cambiando l’ordine degli addendi, certamente il risultato non cambia - ha poi proseguito Giustozzi, già fortemente critico verso le dichiarazioni di Lorenzin in merito alle migliorie sanitarie che sarebbero conseguite dalla modifica del Titolo V della Costituzione. “ Dopo aver illuso i malati italiani, in modo particolare i diabetici, con la favola del Sì al referendum che avrebbe magicamente avviato i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) - ha chiosato il Segretario - ci chiediamo quale sarà il prossimo coniglio dal cilindro di questo Ministero, al cui timone Lorenzin continua a resistere”.
La Dossetti – dal 2000 ad oggi in prima linea per la salvaguardia del diritto alla Salute e per il ripristino delle Pari Opportunità nell’accesso alle cure in tutto il territorio nazionale – non ha mai nascosto evidenti perplessità su alcune pubbliche dichiarazioni della Ministra Lorenzin – che rimarrà negli annali per lo scivolone preso in occasione della campagna sul Fertility Day: “Auspichiamo vivamente la riabilitazione della dott.ssa Daniela Rodrigo - ha sottolineato al riguardo – augurandoci che, da questo momento, il Capo del Dicastero riesca a distinguere il bianco dal nero, evitando magari nuovi scivoloni dai contorni pseudo razzisti. Sarebbe interessante sapere quanto denaro pubblico si è speso in tal circostanza e se tali somme siano state in qualche modo restituite al contribuente”.
Solo due mesi fa, a ridosso della querelle per lo stanziamento dei fondi 2017 per il comparto, il segretario dell’associazione intitolata al presbitero, giurista e deputato della I Legislatura Giuseppe Dossetti, aveva parlato di “Sanità allo sbando e SSN non lontano dalla bancarotta”. Ieri, la doccia fredda giunta con l’ufficializzazione del Governo Gentiloni: “Le minestre scaldate non ci sono mai piaciute - ha concluso Giustozzi – ma non per questo getteremo la spugna, determinati più che mai nel nostro percorso di risorgimento civile dei diritti di tutti i malati, in particolar modo di quelli illusi dal miraggio referendario di un farmaco innovativo che mai arriverà”.