Il farmaco pericoloso Zyprexa, viene somministrato in dosi elevate ai minori

01 marzo 2012 20:21
(AGR) ( AGR )Lo zyprexa, un farmaco contro la schizofrenia definito altamente pericoloso negli Stati Uniti, verrebbe somministrato in dosi massicce ai minori nell’ospedale di neuropsichiatria infantile di Roma. Si tratta di un farmaco contro la schizofrenia, al centro di un gravissimo scandalo per i suoi noti effetti nocivi. A denunciare l’uso-abuso del farmaco è il prof. Giulio Bigotti, medico chirurgo specialista in anatomia patologica ed oncologia nonché docente di anatomia ed istologia patologica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove attualmente presta la sua opera professionale, ai margini di una storia incredibile nella quale è rimasta vittima la figlia M.T. , ricoverata inun ospedale psichiatrico per un supposto tentativo di suicidio.Sulla delicata questione, Pier Paolo Zaccai, presidente del movimento “Italia Garantista” ha chiesto un’attenta verifica dei casi del ricorso al farmaco e preannunciato una serie di interrogazioni parlamentari ed in regione Lazio circa le modalità denunciate di somministrazione del farmaco incriminato. Sulla vicenda c’è anche in corso un’inchiesta della Magistratura, il fascicolo è in mano al Sostituto Procuratore dr. Francesco Scavo, mentre la denuncia penale del prof. Giulio Bigotti è seguita in sede penale dall’avv. Domenico Stamato. ”. “Nel settembre scorso la ragazza (che vive con il padre) – racconta il prof. Bigotti - andava a cena dalla madre,la quale, in preda all’ansia per la figlia, la portava al Pronto Soccorso del S. Camillo riferendo ai sanitari che M.T. aveva dovuto assumere benzodiazepine a causa di problemi relazionali dei genitori. Interpellava, quindi, gli assistenti sociali per un conforto, i quali emettevano invece una diagnosi di tentato suicidio richiedendo il ricovero in ospedale psichiatrico”. Il prof. Giulio Bigotti va a trovare la figlia: “…….Giunto all’ospedale psichiatrico di via dei Sabelli, incontravo M. T. la quale sosteneva che, con la forza l’avevano trascinata e rinchiusa. Dichiaravo al medico curante di voler portare via M. T.. Il medico, per tutta risposta, chiamava il Tribunale per i Minorenni dichiarando che Maria Teresa aveva tentato il suicidio ed ottenendo una ordinanza del Tribunale dei Minori secondo la quale, avendo la minore tentato il suicidio, mi veniva tolta ogni autorità su mia figlia…..”.
“Per entrare in maggiore dettaglio – specifica il prof. Bigotti -in qualità di specialista nella farmacologia, posso dimostrare che la ragazza è rimasta sequestrata in manicomio a causa dell’ordinanza del Tribunale dei Minori emessa sulla base delle conclusioni diagnostiche degli assistenti sociali non supportate dal minimo dato di fatto. Attualmente mia figlia vive con me dopo essere scappata dalla Comunità Psichiatrica ove era stata rinchiusa per ordine del Tribunale per i minorenni a tempo indeterminato. Ora sta bene, è felice, ha ripreso ad andare a scuola ed a socializzare.
Il Consulente Tecnico d’Ufficio che aveva inizialmente definito mia figlia completamente sana di mente, dopo che gli avevo chiesto spiegazioni sulle ragioni circa il perché gli fosse statosomministrato lo Zyprexa (farmaco assunto contro la schizofrenia considerato “killer” in America ove è stato al centro di un gravissimo scandalo per i suoi noti effetti nocivi) a dosi da cavallo, cambiava dopo appena un mese la sua diagnosi asserendo che la ragazza aveva allucinazioni e sentiva voci come nella…. schizofrenia. Ho fatto visitare M. T. da tre diversi psichiatri i quali mi hanno detto che mia figlia sta benissimo. Penso che quantosia accaduto al sottoscritto sia di interesse pubblico perché vi sono oltre 37.000 famiglie italiane che risentono degli effetti dell’operato degli assistenti sociali nonché CTU e quello che mi è capitato, in seguito ad una normale separazione coniugale, potrebbe capitare a qualsiasi famiglia italiana….”L’on.le Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento “Italia Garantista” denunciando questa incredibile storia afferma: “La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo istituzionale e chiedere la verifica dei livelli di prestazione sanitaria erogati dalle strutture psichiatriche dedicate ai minori nella regione Lazio ed in tutto il territorio nazionale dal Servizio Sanitario Nazionale e di verificare, inoltre, le effettive modalità di somministrazione di psicofarmaci a carico di minori, e, in particolare, l’entità dell’uso (in percentuale) sui pazienti ricoverati e la quantità media, su di essi somministrata, del temibile Zyprexa”.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti