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Colpo alla ‘ndrangheta: catturati a Ibiza tre latitanti italiani del narcotraffico

Operazione internazionale dei Carabinieri del ROS e della Policia Nacional. I ricercati erano accusati di traffico di droga aggravato dal metodo mafioso nell’ambito dell’inchiesta “Anemone” della DDA di Roma

printDi :: 20 agosto 2025 19:26
Ibiza: operazione ROS, DDA Roma, Policia Nacional spagnola

Ibiza: operazione ROS, DDA Roma, Policia Nacional spagnola

(AGR) Roma – Tre latitanti italiani, ricercati in tutta Europa per traffico internazionale di droga aggravato dal metodo mafioso, sono stati catturati a Ibiza grazie a una maxi-operazione congiunta tra i Carabinieri del ROS e la Policia Nacional spagnola.

I tre erano colpiti da Mandato di Arresto Europeo emesso dal GIP di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’inchiesta “Anemone”, che lo scorso 8 luglio aveva già portato all’arresto di 24 persone tra Italia e Albania.

 
Secondo gli inquirenti, i tre arrestati erano figure di spicco di un’organizzazione di matrice ‘ndranghetista, con base operativa a Roma e proiezioni all’estero. Il gruppo faceva capo a un boss 57enne calabrese, già condannato e ritenuto elemento apicale della locale di Volpiano (TO), storica diramazione della cosca di Platì (RC).

Sequestrati documenti falsi, appunti sul narcotraffico

Sequestrati documenti falsi, appunti sul narcotraffico

Trasferitosi a Roma nei primi anni Duemila, il boss avrebbe assunto il controllo del quartiere San Basilio, trasformandolo in un hub strategico per lo smercio di cocaina nella Capitale. L’associazione criminale vedeva coinvolti anche i suoi tre figli e manteneva stretti rapporti con un’organizzazione albanese che si occupava di logistica e distribuzione.

La droga arrivava dal Sud America nascosta in container e sbarcava nei porti di Spagna, Olanda e Gioia Tauro (RC). Da lì, grazie ai contatti con altri broker calabresi, la cocaina veniva immessa sul mercato romano.

A conferma della pericolosità del gruppo, la Procura di Roma contesta anche un episodio di tortura nei confronti di uno spacciatore colpevole di non aver pagato un debito di droga. Uno dei tre latitanti, bloccato mentre tentava di fuggire, era inoltre ricercato per ulteriori reati: traffico di stupefacenti, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.

Durante le operazioni, coordinate con EUROJUST e il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) nell’ambito del progetto I-CAN (Interpol cooperation against ‘ndrangheta), sono state eseguite perquisizioni a Ibiza e Barcellona.

Gli agenti hanno sequestrato 35 mila euro in contanti

Gli agenti hanno sequestrato 35 mila euro in contanti

Gli agenti hanno sequestrato 35 mila euro in contanti, documenti falsi, appunti sul narcotraffico e piccole quantità di cocaina, materiale che conferma la fitta attività criminale dei ricercati.

Il blitz rappresenta un nuovo colpo alla rete internazionale della ‘ndrangheta, capace di gestire il traffico di stupefacenti su scala europea. L’operazione testimonia anche l’importanza della collaborazione tra forze di polizia nel contrasto alle mafie transnazionali.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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