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Colleferro, ai domiciliari due uomini per il sequestro di un ragazzino rom, notificata ieri l'ordinanza di arresto

I due uomini ai domiciliari avrebbero sequestrato un minore di origini rom. L’episodio si concluse solo grazie all’intervento tempestivo dei familiari della vittima e dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, dopo rapide indagini, li arrestarono in fragranza

printDi :: 03 maggio 2025 14:19
Carabinieri Colleferro

Carabinieri Colleferro

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro hanno dato esecuzione a una ordinanza che dispone gli arresti domiciliari, con controllo elettronico, per due uomini, di 32 se 26 anni, residenti rispettivamente a Roma e a Montelanico, gravemente indiziati del reato di sequestro di persona, aggravato dalla discriminazione razziale.

I fatti risalgono alla notte del 17 settembre dello scorso anno, quando i due uomini, animati da un movente riconducibile all’odio razziale, sono gravemente indiziati di aver sequestrato un minore di origini rom, residente nell’area colleferrina. L’episodio si concluse solo grazie all’intervento tempestivo dei familiari della vittima e dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro, allertati durante lo svolgimento dei fatti. Dopo un inseguimento e una minuziosa attività investigativa sul campo, i militari riuscirono a ricostruire con estrema precisione la dinamica e ad arrestare in flagranza i due soggetti.

 
Tuttavia, in quella circostanza, il G.I.P. non convalidò i fermi e successivamente la Procura della Repubblica di Velletri presentò appello, ritenendo fondati i motivi per l’adozione di una misura cautelare nei confronti dei due uomini. Il Tribunale del Riesame di Roma, esaminati gli atti ha accolto l’appello proposto dal Pubblico Ministero e, quindi, ha emesso il provvedimento eseguito ieri dai Carabinieri.

I due arrestati sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, dove resteranno agli arresti domiciliari con dispositivo di controllo elettronico, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguiranno per accertare eventuali responsabilità collaterali e chiarire ogni ulteriore aspetto della vicenda.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento, gli indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza, con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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