Blitz dei Carabinieri nelle campagne, irregolari la metà delle aziende controllate, denunciate 470 persone
Elevati 113 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (il 12,72% delle 888 aziende ispezionate), di cui 51 per “lavoro nero”, 50 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Denunciate 470 persone ed elevate sanzioni per oltre 4 milioni di euro


(AGR) L’Arma dei Carabinieri, allo scopo di conferire ancora maggiore efficacia all’attività di contrasto delle diverse condotte illecite connesse al lavoro nel settore agricolo, ha concepito e pianificato una strutturata campagna di vigilanza, realizzata dal 31 luglio all’11 agosto su tutto il territorio nazionale, con la costituzione di squadre ispettive composte da carabinieri dei reparti territoriali (Stazioni, Tenenze e Compagnie) e personale specializzato del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro.
Le attività ispettive sono state precedute da una meticolosa consultazione ed attenta analisi dei dati presenti nelle banche dati a disposizione dei Carabinieri, al fine di individuare le aziende potenzialmente a rischio. Al termine delle attività, sono state controllate 888 aziende, di cui 468 sono risultate irregolari (52,70%).
Per quanto concerne al contrasto delle condotte penalmente rilevanti, sono state deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria complessivamente 470 persone, resesi responsabili di violazioni del Testo Unico sull’immigrazione, della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, c.d. “caporalato” (art. 603 bis C.P.) e di altre fattispecie penali, tra le quali falso ideologico e somministrazione fraudolenta di manodopera. Infine, sono state elevate sanzioni e ammende per 4.230.241,84 euro e sequestrati un locale fatiscente adibito a dormitorio dei lavoratori sfruttati (Perugia) nonché alcuni attestati di formazione falsi (Trieste).
I risultati conseguiti sono il frutto di una sinergia operativa tra i reparti territoriali dell’Arma a presidio del territorio e i Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro (NIL) che, per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali, da sempre si avvalgono del prezioso sostegno loro assicurato dalle Stazioni Carabinieri le quali, gra azie ad una straordinaria conoscenza delle dinamiche socio-economiche dei territori loro affidati, garantiscono una risposta immediata al verificarsi di gravi fenomeni distorsivi del mondo del lavoro e di sfruttamento dei lavoratori.
Tale virtuoso connubio operativo tra i Carabinieri ispettori del lavoro e quelli dell’Organizzazione Territoriale si è nel tempo ulteriormente consolidato, tanto da rappresentare oggi un modello unico ed efficace sia nei controlli di natura ispettiva che nello svolgimento di complesse attività investigative finalizzate al contrasto delle più gravi forme di sfruttamento del lavoro quali il caporalato e la tratta di esseri umani. I controlli effettuati dai Carabinieri in questa prima decade di agosto si inseriscono, infine, in una più ampia strategia di contrasto al fenomeno del caporalato che vede l’Arma in prima linea ed in stretta sinergia con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro in attuazione delle direttive del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
foto archivio AGR