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Tunisino evaso dai domiciliari "pizzicato" a Ventimiglia, la localizzazione del cellulare ha portato i Carabinieri sulle sue tracce

L’uomo, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa per il reato di maltrattamenti contro familiari, si era reso irreperibile da qualche giorno ed era ormai quasi giunto al confine Francese, con il chiaro intento di sottrarsi alla cattura.

printDi :: 27 maggio 2023 17:23
Tunisino evaso dai domiciliari pizzicato a Ventimiglia, la localizzazione del cellulare ha portato i Carabinieri sulle sue tracce

(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che mercoledì 24 maggio i militari della Compagnia Carabinieri di Ventimiglia, a seguito di mirata attività d’indagine svolta dalla Stazione Carabinieri di Castelnuovo di Porto, hanno rintracciato un  35 enne di nazionalità tunisina, già noto alle forze dell’ordine, evaso dalla propria abitazione di Roma ove era sottoposto agli arresti domiciliari.

L’uomo, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Tivoli su richiesta della Procura per il reato di maltrattamenti contro familiari, si era reso irreperibile da qualche giorno ed era ormai quasi giunto al confine Francese, con il chiaro intento di sottrarsi alla cattura.

 
Solo al termine di una certosina attività di ricerca, condotta anche mediante localizzazione del telefono in uso all’indagato, i Carabinieri di Castelnuovo di Porto sono riusciti ad indirizzare i colleghi di Ventimiglia nell’area dove, al termine di estenuanti ricerche, una pattuglia è riuscita ad individuarlo e trarlo in arresto.

L’uomo è indagato di reiterati maltrattamenti ai danni di una giovane donna italiana, che nonostante i soprusi ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi fisici e psicologici di cui era stata vittima, gettandosi alle spalle il tormento inflitto da un uomo che credeva di amare.

L’indagato, dopo le formalità connesse all’arresto è stato associato presso la casa circondariale di Sanremo, ove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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