Il prof.Roberto Orecchia: “Con l’oncologia di precisione più vite salvate. È un investimento per l’Italia”
Alla Summer School di Motore Sanità a Venezia richiamata l’urgenza di garantire equità di accesso e valorizzare l’innovazione. "Non più un protocollo uguale per tutti ma cure calibrate sul singolo paziente, grazie all’analisi delle mutazioni, delle proteine, dell’RNA e degli aspetti immunologici"


prof. Roberto Orecchia
(AGR) L’oncologia di precisione rappresenta oggi una delle frontiere più avanzate della medicina, capace di offrire cure mirate grazie alla caratterizzazione molecolare e genetica dei tumori. Un cambio di paradigma che, secondo il Professor Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO, richiede un forte impegno per garantire accesso equo e sostenibile a tutti i pazienti, indipendentemente dal territorio di residenza. Intervistato da Mondosanità in occasione della Summer School di Motore Sanità, in programma a Venezia l’8, 9 e 10 settembre 2025 dal titolo “The Future of Life Sciences – Progressi in Medicina: Accesso all’innovazione in sanità | Come far progredire il nuovo welfare”, Orecchia ha ribadito come la parola chiave sia la personalizzazione: “Non più un protocollo uguale per tutti, ma trattamenti calibrati sul singolo paziente, grazie all’analisi delle mutazioni, delle proteine, dell’RNA e degli aspetti immunologici. Questo approccio consente terapie più efficaci, con minore tossicità e una migliore qualità della vita”.
Superare le disuguaglianze territoriali
Da costo a valore per il Paese
Un altro punto cruciale è il tema dei costi. Le nuove terapie hanno prezzi elevati, ma per Orecchia vanno considerate investimenti e non spese: “Curare meglio e prima significa ridurre le recidive, contenere la tossicità dei trattamenti e abbattere i costi sociali legati alla malattia. Se un paziente guarisce, torna a lavorare, a vivere, a contribuire alla società. L’oncologia di precisione genera quindi valore per l’intero Paese”.
Big data e intelligenza artificiale
Fondamentale, infine, la capacità di valorizzare big data e nuove tecnologie digitali. “L’Italia ha eccellenze riconosciute a livello internazionale, ma dobbiamo investire in digitalizzazione e automazione. L’intelligenza artificiale può supportare screening oncologici, chirurgia robotica, radioterapia e analisi dei dati clinici, liberando tempo per i professionisti e accelerando le procedure. Anche questo è un risparmio”.