Grassi, SI e FI contro lo spostamento del laboratorio d'analisi

Si tratta di una decisione sbagliata che svela, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, le reali intenzioni di smobilitare la sanità pubblica. E' in atto una progressiva azione erosiva dei servizi sanitari con lo scopo di proseguire spediti verso la privatizzazione silenziosa della sanità pubblica. A conferma di ciò c'è, ad esempio, la volontà di perseguire la chiusura dei laboratori d'esame dell'Ospedale Grassi, una decisione che non ammette giustificazione alcuna, trasformare il Sant'Eugenio di Roma in un hub per le analisi di laboratorio determinerà, nei fatti, oltre alla perdita di importantissime professionalità, caos e ritardi nella consegna dei referti e renderà ancora più precaria l'efficienza della sanità pubblica già vessata da tagli, blocco delle assunzioni e quant'altro"
Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Cristina Masi, portavoce di FI nel X Municipio: "Spostare l'attività del laboratorio d'esame del Grassi al Sant'Eugenio è impensabile. In origine le provette avevano come destinazione il San Camillo, adesso un cambio di destinazione, nonostante la Regione avesse assicurato tutt'altro…. C'è da aggiungere che questa decisione comporterebbe un aumento del tempo, rischi per i campioni durante il trasporto e maggiori costi. Ancora una volta si attua una politica 'al ribasso' per il Litorale di Roma.
Il laboratorio del Grassi dovrebbe essere riconosciuto come il punto di riferimento d'eccellenza, non subire un declassamento. Un ulteriore problema per i cittadini del X Municipio. Non riusciamo proprio a capire perché nella riorganizzazione dei laboratori, sia stata presa questa scelta penalizzante per circa 300000 cittadini”.