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Ostia, lite tra datore di lavoro ed ex dipendente, aggredito operaio edile, fermato 39enne

L'uomo un 39enne romeno nel corso della lite è entrato in un minimarket per uscirne con due bottiglie di vetro in mano. Una volta spaccata una di queste contro un muro,  ha iniziato ad infierire sulla vittima colpendolo con frammenti di vetro al collo e sul viso, per poi, darsi alla fuga.

printDi :: 18 agosto 2025 12:48
Ostia, lite tra datore di lavoro ed ex dipendente, aggredito operaio edile, fermato 39enne

(AGR) È stata una lite originata da questioni lavorative rimaste in sospeso a motivare la feroce aggressione di un uomo, titolare di una impresa edile, nei confronti di un suo ex dipendente. Il giovane, un trentanovenne di origini rumene, è stato sottoposto a fermo indiziato di delitto dalla Polizia di Stato ed è ora gravemente indiziato del reato di tentato omicidio.È accaduto nella tarda serata di ieri, ad Ostia, in Via Francesco Donati.

Dopo una discussione nata da questioni lavorative rimaste sospese, l’uomo, titolare dell’impresa edile dove, fino ad appena un mese fa, lavorava la vittima, ha tentato di colpirla prima con un pugno.

 
Poi, di fronte alla sua reazione, non pago del male causato al suo ormai ex dipendente, è entrato in un minimarket per uscirne, subito dopo, con due bottiglie di vetro in mano.

Così, una volta spaccata una di queste contro un muro,  ha iniziato ad infierire contro di lui, colpendolo con frammenti di vetro al collo e sul viso, per poi, infine, lasciarlo a terra sanguinante e darsi alla fuga.

L’aggressore è stato tuttavia intercettato pochi minuti dopo dagli agenti della Sezione Volanti, intervenuti a seguito della segnalazione di un cittadino al numero unico di emergenza 1 1 2.

Per l’uomo è immediatamente scattato il fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato deve ritenersi innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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