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Foad Aodi (Amsi); combattere ogni forma di cura "fai da te", per "sentito dire" , "tramite passa parola" e la "disinformazione"

tutti strumenti dannosi per la Salute Globale

printDi :: 27 giugno 2021 19:35
Foad Aodi (Amsi); combattere ogni forma di cura fai da te, per sentito dire , tramite passa parola e la disinformazione

(AGR) Il 43% dei ragazzi tra i 14 ei 18 anni conosce la corretta definizione di farmaco, mentre il 46,3% lo confonde con un integratore. Uno su dieci, il 10,6%, considera farmaco anche le tisane. Questi sono solo alcuni dei dati che emergono dal sondaggio realizzato in occasione del progetto IOEquivalgo Scuola, promosso da Cittadinanzattiva, con il supporto non condizionato di Egualia, pensato per sensibilizzare i più giovani sugli stili di vita e sul corretto uso dei farmaci. Scopo finale del progetto, realizzare un video spot sul buon uso del farmaco e il diritto alle cure. 

L’iniziativa – realizzata con il patrocinio dell’Aifa, in collaborazione con Miur, Adi (Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica), Amsi (Associazione medici di origine straniera in italia), Federfarma (Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia), Fimmg (Federazione medici di medicina generale), Fnomceo (Federazione nazionale ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri), Fnopi (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche), Fofi (Federazioni ordini farmacisti italiani), Sif (Società italiana farmacologia), Spi Cgil (Sindacato pensionati italiani), Uisp (Unione sport per tutti) e Uniti per unire (Movimento Internazionale transculturale e interprofessionale), con Farmadati Italia partner tecnico dell’iniziativa – ha coinvolto 400 studenti di istituti secondari di II grado di Piemonte, Lazio, Umbria e Campania. Ma, quali altri dati sono emersi dal questionario? Il 27% non sa che un farmaco è composto da un principio attivo e da uno o più eccipienti, mentre quasi 1 su 5 (18,9%) non è a conoscenza che l’azione di un farmaco dipende proprio dal principio attivo. Gli studenti conoscono i farmaci da banco (74,8%), mentre il 56,2% ha sentito parlare di equivalenti. Sui comportamenti, oltre uno su quattro (26,8%) getta via subito il foglietto illustrativo ma, anche tra quelli che non lo buttano, il 30,5% non legge le istruzioni. Il 92% è attento almeno alla data di scadenza. 

 
Dal sondaggio IOEquivalgo emerge anche che negli ultimi 12 mesi, oltre il 90% ha utilizzato un farmaco. Il motivo più ricorrente è mal di testa (55,4%), seguito dalla cura di malattie infettive (52,4%), altri dolori (45,2%) e febbre (37%). I farmaci sono stati utilizzati su indicazione del medico di medicina generale (per il 57,7%), di un genitore-familiare (55,1%), dello specialista (21,7%) e del farmacista (18,5%). Ma uno studente su due ha assunto almeno una volta un farmaco senza consultare il medico o il farmacista. A questo si aggiunge che più di uno su quattro (27,8%) ha interrotto prima del dovuto l’assunzione dei farmaci prescritti.

 Quasi il 95% degli studenti coinvolti non ha mai acquistato farmaci sul web; di questi, oltre l’83% ritiene che acquistare un farmaco online esponga a significativi rischi di salute. Agli studenti sono state fatte domande anche sullo stile di vita. Dal sondaggio emerge che circa tre studenti su quattro (73,3%) sono completamente d’accordo sul fatto che il fumo sia dannoso per la salute, e quasi l’80% è consapevole che praticare sport o attività fisica migliori la salute. Uno studente su due ha dichiarato di non assumere o assumere raramente bevande alcoliche.

Tra chi le assume con più frequenza, un terzo ha dichiarato di farlo almeno una volta a settimana, l’11,6% due-tre volte a settimana, mentre il 2,2% segnala un’assunzione oltre le sei volte a settimana. Circa il 50% dei giovani intervistati mangiano hamburger, pizza, patatine almeno una volta a settimana. Uno su cinque mangia cibo da fast food due-tre volte a settimana, mentre circa uno su tre pare seguire una corretta alimentazione, libera da junk food. Dopo aver risposto al questionario gli studenti hanno ricevuto un percorso formativo e laboratoriale ed è stata data loro la possibilità di seguire tre tour virtuali in stabilimenti farmaceutici per conoscere come vengono prodotti i farmaci (equivalenti e brand).

Alla fine, come detto, i ragazzi hanno realizzato video spot, grazie all’aiuto di videomaker professionisti. Finito questo percorso sono stati valutati da una giuria. A vincere sono stati gli studenti della quinta A dell’Istituto di istruzione superiore Giordano Bruno di Perugia e quelli della quinta I del Liceo scientifico Peano di Roma, rispettivamente come primo e secondo classificato. “IOEquivalgo nasce nel 2018 come campagna di comunicazione e sensibilizzazione sull’uso dei farmaci equivalenti rivolta ai cittadini.

Nel 2020 abbiamo deciso di coinvolgere gli studenti, che diventano i protagonisti di un percorso per la promozione della salute e del benessere proprio e dei loro coetanei”, spiega Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Nello stesso tempo, IOEquivalgo è stato anche un incubatore sperimentale per avvicinare i ragazzi e le ragazze alla informazione scientifica e ci auguriamo anche alle discipline Stem per il loro futuro professionale, in un anno in cui tutti abbiamo fatto i conti con la necessità di saperne di più su questi temi e di impegnarci a livello personale per la tutela della salute globale”, conclude Mandorino.

Il presidente dell'Associazione medici di origine straniera in Italia(Amsi) e il Movimento internazionale Uniti per Unire Prof.Foad Aodi , nonché membro commissione salute Globale della Fnomceo ,ringrazia Cittadinanzattiva per la fiducia inserendolo membro nella giuria e ha premiato il secondo classificato ,la quinta I del Liceo scientifico Peano di Roma , apprezzando l'iniziativa che è fondamentale a favore della conoscenza riguardo i farmaci in generale e il corretto utilizzo da parte dei giovani e l'utilizzo dei farmaci generici come ha messo in evidenza la campagna di comunicazione e sensibilizzazione sull’uso dei farmaci equivalenti rivolta ai cittadini “IOEquivalgo . In un momento di Pandemia è essenziale la collaborazione interprofessionale con il rispetto reciproco e di assumere i farmaci su consiglio e prescrizione medica per salvaguardare la salute di tutti. Bisogna combattere ogni forma di cura" fai da te" o per "sentito dire" o "tramite passa parola" e la "disinformazione" che sono tutti strumenti dannosi per la Salute Globale .

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