Covid-19, i Centri diurni dell'Anfass insieme online
Videoconferenze di gruppo per parlarsi, guardarsi, sorridersi come accadeva qualche settimana fa. Così i centri diurni che accolgono adulti con disabilità grave si riorganizzano, scoprendo le nuove tecnologie per combattere solitudine e isolamento.


(AGR) Per superare il distanziamento sociale, necessario a contenere il virus, l'Anfass ha riorganizzato i propri servizi con videoconferenze di gruppo per parlarsi, guardarsi, sorridersi come accadeva qualche settimana fa. In questo modo i Centri diurni che accolgono adulti con disabilità grave si riorganizzano, scoprendo le nuove tecnologie per combattere solitudine e isolamento.
“L’emergenza Coronavirus ci ha costretti a rimodulare tutti i nostri servizi, anche quelli che riguardano il nostro centro diurno - spiega Francesco Cesarino, direttore sanitario di Anffas Ostia, associazione famiglie e persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo che opera sul litorale di Roma -. Abbiamo dovuto imparare a sfruttare gli strumenti tecnologici oggi disponibili che in un contesto come questo ci aiutano a non interrompere il percorso riabilitativo e a non lasciare solo nessuno dando, nel contempo, un valido sostegno alle famiglie e ai loro bisogni”.
“Per tutti sin da subito - sottolinea Fabio Ansuini educatore e assistente specialistico - è stato lampante il piacere di rivedersi. Facciamo sia interventi singoli, in cui riprendiamo i percorsi interrotti, sia videoincontri di gruppo per ricreare quel clima che c’era nel centro diurno di Anffas Ostia, fatto di risate e buon umore. Per i ragazzi del diurno è un modo di rompere la solitudine e tornare a parlare con amici che conoscono ormai da tantissimi anni. Un servizio fondamentale”.