Coronavirus, nella Asl rm 3 i Cobas chiedono la verifica degli impianti di aerazione e climatizzazione
Con una nota sindacale inviata oggi al Commissario straordinario si chiede che vengano effettuati tutti gli opportuni e necessari controlli per verificare se l’impianto di aerazione e climatizzazione abbia i necessari accorgimenti per impedire contaminazione


reparto ospedaliero
(AGR) I Cobas della Asl rm3 per la prevenzione e la lotta alla diffusione del covid-19 chiedono un’attenta verifica del funzionamento degli impianti di aerazione e climatizzazione nonché la loro pulizia e sanificazione. La nota, infatti, inviata al Commissario straordinario Giuseppe Quintavalle, analizza l’attuale situazione rappresentando la necessità di avviare un’attenta verifica degli stessi, in considerazione sopratutto che al Grassi è operativa un' Area Spoke Covid. “Abbiamo già avuto modo in passato di segnalare problemi riguardanti la climatizzazione delle Sedi e degli ambienti di lavoro, rappresentando il rischio di diffusione e trasmissione di agenti infettivi. – si legge sulla nota sindacale, sottoscritta da Cesare Morra, refrerente Cobas asl rm 3 e dai delegati RSU Cobas Elisa Palanga, Domenico Piacente e Claudia Piermaria – “Volevamo porre l’attenzione sull’esigenza di adottare sistemi di controllo e di verifica in tutte le Sedi, le Strutture e i Presidi Aziendali della Asl Rm3 degli impianti di areazione per la climatizzazione degli ambienti, anche in merito alla pulizia e alla sanificazione degli stessi, nonché per verificarne il corretto funzionamento, in modo da poter così garantire le necessarie ed adeguate temperature e, soprattutto la sicurezza e tutela della salute, nel rispetto delle normative vigenti . Erano state inoltre indicate le problematiche e le criticità riscontrate in alcune sedi e servizi relativamente all’inadeguatezza, al malfunzionamento e/o all’insufficienza degli impianti di areazione e di climatizzazione negli ambienti di lavoro.
Con la presente – prosegue la nota dei Cobas – si intende ancora una volta porre l’attenzione sui rischi e i possibili pericoli per la salubrità degli ambienti e per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori, rischi e pericoli che possono essere causati dall’inadeguatezza, dall’insufficienza dei sistemi di pulizia e sanificazione e/o dal malfunzionamento degli impianti di areazione e ventilazione soprattutto in un momento così delicato e drammatico per la diffusione e la trasmissione dei Coronavirus -COVID-19- che costituisce particolare elemento di preoccupazione e allarme proprio perché è oramai accertato che la via di trasmissione principale del nuovo virus è quella respiratoria. A questo proposito recenti studi avrebbero dimostrato come i virus potrebbero entrare negli impianti di condizionamento (V. ristorante a Guangzhou, in Cina, con la Sars e la nave da crociera Diamon Pricess dove è stata valutata la possibilità che il virus si sia propagato anche attraverso l’impianto di condizionamento) e diffondersi in tutti gli ambienti in presenza di impianti centralizzati soprattutto quando le tubature sono collegate tra le diverse aree e i vari locali.
Si ritiene, pertanto, necessario che la Direzione Generale e tutti gli Uffici competenti promuovano, a tutela e per la sicurezza delle basilari condizioni di igiene, di salubrità e decoro che, necessariamente, devono essere garantite nei luoghi di lavoro, che vengano attivate tutte le iniziative e tutti gli interventi necessari per garantire il corretto funzionamento degli impianti di areazione, attraverso una costante, regolare e periodica manutenzione, bonifica, sanificazione e disinfezione degli impianti di areazione stessi, compresi i canali aeraulici, presenti in tutte le Sedi, i Presidi e le Strutture Socio-Sanitarie della Asl Rm3”.