(AGR) AISI, Liste d’attesa e prestazioni ambulatoriali: quasi 1 miliardo di servizi erogati nel 2023.
L'Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti: “La sanità privata non è un ostacolo, è l’altra faccia della medaglia di un sistema unico che va governato come in tutta Europa”. In media sono stati oltre 2,7 milioni di servizi effettuati al giorno

(AGR) In Italia, nel 2023, sono state erogate quasi 1 miliardo di prestazioni ambulatoriali, pari a una media di 2.750.000 servizi al giorno, considerando tutti i 365 giorni dell’anno. Numeri enormi che dimostrano quanto la domanda di salute sia cresciuta e quanto il sistema – pubblico e privato insieme – sostenga un carico assistenziale sempre più complesso.
Secondo AISI, l’Associazione Italiana Sanità Integrata, questi dati mostrano con chiarezza che la lettura “pubblico contro privato” è ormai superata e dannosa.
Al contrario, la sanità italiana funziona perché esistono due gambe che camminano insieme: quella pubblica e quella privata accreditata, che assorbe volumi, risponde ai territori e garantisce continuità assistenziale.
I numeri dicono che senza ambulatori privati e privati accreditati il sistema collasserebbe.”
Saccomanno sottolinea come la narrazione che presenta la sanità privata come antagonista del pubblico sia totalmente priva di fondamento:
"I dati nazionali sulle prestazioni dimostrano una realtà inequivocabile: la sanità privata, soprattutto quella accreditata, sostiene ogni giorno milioni di cittadini. È tempo di superare la visione ideologica pubblico–privato e adottare finalmente il modello europeo, dove l’unico parametro è la qualità delle cure erogate ai cittadini. Il sistema è uno solo e va governato come tal" – ha dichiarato.
Giovanni Onesti, Direttore Generale AISI: “Quasi un miliardo di prestazioni ambulatoriali in un anno: questa è la dimensione reale del settore.Altro che marginale: è un pilastro del Paese.”
Onesti analizza la portata dei numeri:
«Significa che in Italia vengono erogate oltre 2,7 milioni di prestazioni al giorno. È impossibile sostenere che il privato sia un ostacolo al pubblico quando, di fatto, è un pezzo essenziale dello stesso sistema. Gli ambulatori privati e privati accreditati sono leve strutturali per ridurre liste d’attesa, dare risposte immediate, assorbire picchi di domanda e garantire vicinanza ai cittadini. Questi numeri, da soli, raccontano più di ogni polemica.»
E aggiunge:
"Il tema non è ‘pubblico o privato’, ma come farli dialogare in un’unica regia moderna, come avviene in Germania, Francia, Olanda, Regno Unito. Un sistema sanitario maturo funziona solo se tutte le sue componenti vengono integrate e valorizzate."
Fabio Vivaldi, Segretario Generale AISI: “I cittadini chiedono risposte, non battaglie ideologiche.
Le liste d’attesa si abbattono con più offerta e con un sistema integrato, non con barriere inutili.”
Vivaldi insiste sulla necessità di una gestione unitaria del sistema sanitario:
"Quando la domanda aumenta e l’offerta pubblica non basta, la risposta non può essere ideologica. Bisogna coinvolgere chi ha strutture, professionisti e capacità organizzativa. È così che si riducono le liste d’attesa, non creando divisioni artificiali. Il cittadino guarda ai fatti: vuole essere curato bene, in tempi certi e vicino a casa.Il privato - conclude - non sottrae nulla al pubblico: lo completa. La vera anomalia italiana è continuare a parlare di due settori separati quando i cittadini si muovono liberamente tra entrambi, e spesso grazie agli ambulatori privati trovano risposte rapide e di qualità."
AISI: un unico sistema, due componenti complementari
AISI ribadisce la necessità di:considerare pubblico e privato come parti dello stesso ecosistema sanitario;
rafforzare il ruolo della sanità integrata per gestire i volumi crescenti di prestazioni;
costruire una governance nazionale che coordini l’offerta, riduca le liste d’attesa e garantisca equità di accesso.
Riflessioni doveroseI numeri lo dimostrano: la sanità privata non è un “competitore”, ma una risorsa imprescindibile.
L’Italia non può permettersi uno scontro ideologico su un settore che ogni giorno eroga milioni di prestazioni e garantisce assistenza a milioni di cittadini.
AISI chiede una riforma che riconosca finalmente il sistema per ciò che è:unico, complesso, integrato e inscindibile.
foto archivio AGR
















