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Ematologia: LMA Reiki, un progetto che racchiude la "medicina dell'amore" e la "cura dell'anima"

Il progetto è entrato nel protocollo sanitario del reparto, coinvolgendo pazienti affetti da varie forme di leucemia. Un gruppo di operatori Reiki, tutte donne, si alternano nel reparto offrendo trattamenti gratuiti come supporto complementare alle terapie mediche tradizionali.

printDi :: 29 maggio 2025 18:12
una seduta di reiki

una seduta di reiki

(AGR) di Manuela Minelli

E’ appena nato all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, nel cuore del reparto di Ematologia, un progetto innovativo e carico di umanità che si chiama LMA REIKI, acronimo che racchiude un doppio significato potente e simbolico: “La Medicina dell’Amore”, ma anche Leucemia Mieloide Acuta, la malattia che ha colpito Francesca Ghini, ideatrice e promotrice dell’iniziativa.

 
Francesca, sopravvissuta alla LMA grazie alle cure e al trapianto di midollo osseo, ha trovato nel Reiki – l’ormai famosa pratica energetica giapponese basata sulla trasmissione dell’energia vitale – una forza inaspettata durante il suo percorso di cura. Un’esperienza trasformativa, tanto profonda da spingerla a portare questa energia là dove più serve, tra i letti dei pazienti ematologici.

Con l’approvazione della commissione medica, il progetto entra ufficialmente nel protocollo sanitario del reparto, coinvolgendo pazienti allettati affetti da varie forme di leucemia. Un gruppo di operatori Reiki, tutte donne, si alternano nel reparto offrendo trattamenti gratuiti come supporto complementare alle terapie mediche tradizionali.
Il Reiki non sostituisce le cure, ma sostiene la persona nella sua totalità: corpo, mente, spirito. In un reparto tanto delicato, ogni gesto di ascolto profondo e di presenza consapevole può fare la differenza, racconta Francesca.

A testimonianza dell'impatto del progetto, queste le parole di alcune delle operatrici Reiki: la connessione con l'energia Universale è un ricaricare i nostri pensieri e le nostre emozioni. L'energia crea e attiva connessioni, e situazioni per evolvere nel Bene, spiega Annamaria.

Poi Veronica aggiunge: è entrare in punta di piedi nel dolore di un altro e scegliere di restare. Si tratta di preghiere non dette e di respiri fatti di speranza.

Reiki è sentire. È l’energia del cuore che non si vede ma vibra ovunque, nel sorriso di un paziente, in una lacrima, nella fiducia. È una cura sottile che accudisce corpo e anima, le fa eco Monica.

Un’altra volontaria aggiunge: è un amore incondizionato, che non chiede nulla in cambio. Quando il volto del paziente si distende anche solo un poco, so che essere lì ha avuto un senso.

Il progetto LMA REIKI rappresenta un esempio concreto di integrazione tra medicina e umanità, dove la cura non si limita ai farmaci, ma si estende al prendersi cura, all’ascolto, alla presenza consapevole, un’esperienza che sta già lasciando un segno profondo tra operatori sanitari, pazienti e famiglie.

Si ringrazia la commissione medica del reparto Ematologico del Sant’Eugenio e l’Associazione Accreditata Bianco Airone per aver reso possibile la realizzazione del Progetto LMA Reiki.

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