Roma, "Black points" pedonali, più sicurezza per gli attraversamenti pedonali, interventi in 15 Municipi
Lavori avranno inizio a dicembre 2023 e si concluderanno prima del Giubileo. Il Sindaco Roberto Gualtieri: “Metteremo in sicurezza 30 incroci critici per i pedoni entro la fine del 2024”. L'Assessore Mobilità Eugenio Patané: “Incolumità dei pedoni al centro dei nostri provvedimenti”


(AGR) La Giunta Capitolina ha approvato il Programma degli Interventi per il miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni, cosiddetti “Black Points Pedonali” e il relativo schema di convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, proprio a fine giugno, ha accolto il Programma di Roma Capitale e stanziato circa 4,3 milioni di euro.
I lavori, che riguarderanno 30 ambiti critici per le utenze deboli distribuiti nei 15 Municipi, partiranno a dicembre 2023 e dureranno un anno; quindi, saranno ultimati per l’inizio del Giubileo 2025.
Il Sindaco Roberto Gualtieri ha spiegato come: “Già entro la fine del 2024 metteremo in sicurezza 30 incroci critici per l’attraversamento dei pedoni. Si tratta di un lavoro prioritario - ha proseguito - che va ad inserirsi nella strategia complessiva di interventi sui 175 incroci maggiormente a rischio incidenti e per i quali abbiamo già concluso alcuni cantieri, tra i quali il lotto relativo agli interventi sulla via Nomentana che sarà seguito da quelli in partenza lungo la Cristoforo Colombo. Oggi, con questo provvedimento - ha concluso il primo cittadino - usiamo fondi nazionali per una serie di lavori di messa in sicurezza espressamente dedicati ai pedoni della Capitale, abitata da milioni di persone e percorsa da decine di milioni di turisti ogni anno”.
“Sono interventi molto importanti - ha dichiarato l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè - perché si inseriscono all’interno delle misure che stiamo mettendo in campo sulla sicurezza stradale. A Roma muoiono molti più soggetti deboli della mobilità come pedoni e ciclisti rispetto alle altre città italiane ed europee. Per questo dobbiamo mettere la loro incolumità al centro dei nostri provvedimenti, come obiettivo fisso e imprescindibile. Le opere, inoltre, sono in coerenza con l’obiettivo che ci siamo posti di ridefinire lo spazio fisico esistente a vantaggio dei pedoni e della mobilità dolce, riducendo contestualmente quello oggi riservato alle automobili”.