Roma, Amianto nella Banca S. Paolo: la Corte d’Appello conferma condanna dell’INAIL a indennizzare un impiegato
L'uomo, dipendente presso la filiale Banca San Paolo dell'Eur, è stato colpito da un mesotelioma pleurico, insorto all'età di 44 anni. L'INAIL aveva negato che l’amianto potesse essere responsabile dell’insorgenza dell’infermità. La filiale era però costituita da una costruzione in amianto bonifica


Amianto cartello danger
(AGR) di Donatella Gimigliano
La Corte d’Appello di Roma ha confermato la condanna dell’INAIL a indennizzare il danno da mesotelioma pleurico insorto all’età di 44 anni in un dipendente di Banca San Paolo, presso la filiale di Roma Eur che riceverà 200mila euro di arretrati più una rendita per il resto della vita.
«L’impiegato ha svolto servizio dal 2000 per 14 anni presso la filiale San Paolo in Viale dell’Arte e ha respirato le fibre di amianto spruzzato anche nelle travi del soffitto” – spiega Bonanni, che sottolinea – “solo dopo molti anni dall’inizio dell’attività l’amianto venne bonificato. La prova che ho reso al giudice sulla tardività dell’intervento si è rilevata decisiva, come confermato dalla Corte d’Appello. Dopo questa condanna dell’INAIL inizieremo la causa contro la Banca Intesa San Paolo per il risarcimento dei danni differenziali. Purtroppo tra i dipendenti bancari vi è un’alta incidenza di casi di mesotelioma».
La Corte ha quindi ribadito il diritto al lavoratore a essere indennizzato per i danni subiti, si legge nella sentenza che: “la patologia accertata è causalmente connessa con le vicende lavorative denunciate, cioè di natura professionale”.
L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, è da sempre al fianco delle vittime d’amianto e agisce per ottenere il riconoscimento dei loro diritti. Per ricevere assistenza è possibile chiamare il numero verde [800 034 294] o rivolgersi allo sportello amianto online: https://www.osservatorioamianto.it/amianto-asbesto/).