Fare la spesa in Europa
(AGR) Secondo i risultati che emergono dall’analisi delle strutture di spesa in Europa nel 2008 contenuta nel rapporto “Europa Consumi” elaborato dall’Ufficio Studi Confcommercio risulta che è la Gran Bretagna il paese in cui si registra la maggiore quota di consumi per il tempo libero (17,3% sul totale consumi di una famiglia), in Slovenia si spende di più per auto e comunicazioni (19,5%), mentre il Portogallo è il paese che dedica più risorse alla cura del sé e al benessere personale (17,2%); per quanto riguarda la finanza personale, primeggia l’Olanda (11,9%); in Danimarca si registra la maggiore quota per le spese fisse per l’abitazione (26,5%), mentre in Spagna la gran parte del budget familiare se ne va in alimentazione e pasti fuori casa (32,4%); in questa sorta di classifica europea dei consumi l’Italia, con una quota pari al 7,5%, primeggia quanto a spese per mobili ed elettrodomestici.In termini monetari, la spesa media annua pro capite più alta, per il complesso dei consumi, si registra in Lussemburgo (circa 30 mila euro), la più bassa in Bulgaria (poco più di 3 mila euro); collocate sopra la media europea (14 mila euro), le principali economie del vecchio continente: quasi 18 mila euro nel Regno Unito, oltre 17 mila in Francia, oltre 16 mila in Germania, poco meno di 16 mila in Italia.
Nell’area del tempo libero (1.729 euro la spesa media per abitante), il paese più “spendaccione” è il Regno Unito con oltre 3 mila euro, all’opposto la Polonia con 520 euro; tra le voci di questo comparto, i pacchetti vacanza sono al primo posto in Gran Bretagna (480 euro), computer ed elettronica in Danimarca (489 euro), istruzione a Cipro (497), giornali e libri in Germania (304 euro); in Italia, dove la spesa media complessiva per il tempo libero è pari a 1.600 euro, la voce che pesa di più è quella dei servizi ricreativi e culturali (425 euro), comparto nel quale, però, primeggia l’Austria con una spesa di 731 euro.