''Novecento'' al Fara Nume
(AGR) Continua la stagione di prosa al teatro Fara Nume con l’evento dell’anno: a due anni dall’incendio che devastò il teatro e che causò gravissimi danni ad uno dei pianoforti della collezione storica del teatro, avrete il piacere di vedere di nuovo insieme sul palcoscenico del Teatro Fara Nume il Maestro Andrea Serafini ed il suo Steinway Gran Coda completamente ristrutturato e perfettamente funzionante grazie all’aiuto ed alla pazienza di Domenico Negro e dello stesso maestro che guidati dall’amore e dalla passione hanno realizzato questo sogno che fino a qualche giorno fa sembrava irrealizzabile.Un testo d’eccezione per un concerto/spettacolo d’eccezione che vede anche la partecipazione di un giovanissimo pianista, Niccolò Tassi al suo debutto. Da venerdì 22 gennaio alle ore 21 a domenica 31 gennaio alle ore 18 per due fine settimana in compagnia dell’arte, della musica e della letteratura al Fara Nume.
Novecento, ovvero Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento: il miglior pianista di tutti i tempi. Il noto monologo teatrale di Baricco, che narra la vita di una grande musicista che mai toccò terrà e che visse sempre all’interno di un piroscafo, debutta il 22 gennaio al teatro Fara Nume in unamessinscena curata da Donatella Zapelloni con protagonista il maestro Andrea Serafini.
Una scenografica suggestiva, con un pianoforte a coda che primeggia al centro della scena, ed elementi in continua oscillazione, riporta visivamente al movimento del mare e allo stesso tempo a quello che la vita rappresenta per il nostro protagonista. Una vita sospesa. Senza radici. In contatto con un mondo non irreale, ma parziale si. Però è il Suo mondo: l’immenso oceano. Unico custode dei suoi sogni e dei suoi desideri.
E’ il racconto di un uomo che vive attraverso i desideri e le passioni altrui, che si realizza con la musica, ma si annulla anche. Ed ecco che raccontare con parole, musica ed immagini, una vita così straordinaria, dedicata al ‘sogno’ ed all’aspettosimbolico che questo rappresenta per l’uomo,diventa una grande sfida. Il sogno e la realtà, il dubbio e la certezza, l’infinito ed il confine, la vita e la morte…gli infiniti aspetti dell’esistenza.
Il maestro Serafini, che in questi ultimi anni ha mostrato grande carisma e carattere anche come interprete teatrale (ricordiamo Amadeus e il Don Chisciotte!), incarna perfettamente l’anima inquieta di Novecento. "Questo mi accingo a portare in scena nella convinzione di proporre unclima appagante ed incantevole. Per questo ritengo possa essere uno degli spettacoli più singolari della stagione".