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La locandiera

print03 maggio 2016 16:16
La locandiera
(AGR) Al Teatro San Paolo Ostiense di Roma, in via Ostiense, 190, sabato 14 e domenica 15 maggio, rispettivamente alle ore 21 e alle 17 andrà in scena “La Locandiera” di Carlo Goldoni, regia di Ivan Fabio Perna, con la partecipazione di Mauro Stante nel ruolo del Marchese di Forlipopoli. Biglietti: intero 15 euro e ridotto 12 euro.

Questi gli interpreti: Patrizia Battaglia, Niko Ferrucci, Bruno Sasso, Paolo Nani, Sabrina Lucarelli, Grazia Audero, Marco Pavesi e Mauro Stante. Luci: Salvo Ribbera - Scene: Ferri/Nani - Consulenza creativa: Tony Skandal - Direttore di scena: Valentina Falco

La trama: Mirandolina è la padrona di una Locanda molto frequentata nella Firenze di fine 700. Lì gli avventori vanno a mangiare, a dormire e ad innamorarsi di lei; infatti ogni uomo che si trova a venir a contatto con la padrona, se ne innamora perdutamente; complici i suoi modi: cordiali e sensuali al tempo stesso.

Mirandolina gongola di tutto ciò, divertendosi a giocare prima con uno spasimante e poi con un altro (fra tutti il ricco Conte di Albafiorita e lo spiantato Marchese di Forlipopoli). Finché alla locanda non giunge l’affascinante e burbero Cavaliere di Ripafratta, che non ha mai conosciuto l’amore di una donna, per via della sua manifesta misoginia e distacco verso tutte le donne. Saputo questo, Mirandolina, vistasi anche trattata con disprezzo dall’uomo, giura di farlo innamorare, iniziando a dedicargli particolari attenzioni.

Divertente trasposizione teatrale di un classico di Goldoni, con molti indimenticabili personaggi a far da contorno, fra cui le stralunate e svampite commedianti, e il cameriere Fabrizio che, promesso sposo in punto di morte di Mirandolina, dovrà accettare, mordendosi le labbra, tutte le sue libertà sino alla sorpresa finale.

Note di regia: (Ivan Fabio Perna) Mi sono trovato di fronte ad uno stile inusuale per me, essendo abituato da anni a regie di autori americani e a teatro contemporaneo. Per questa Locandiera, grazie anche alla collaborazione al direttore creativo Tony Skandal, che mi ha guidato verso uno stile quasi da teatro delle marionette (essendo Mirandolina un vero e proprio personaggio che “tira le fila” di tutta la storia), abbiamo sì mantenuto lo stile dell’epoca nei vestiti e nelle ambientazioni… ma ho cercato di immedesimarmi sul punto di vista autoriale, nella regia e cultura dell’epoca. Ho voluto “togliere un po’ di polvere” dalle continue rappresentazioni a cui siamo stati abituati, che hanno creato negli anni più un cliché di personaggi, che un’autentica ricerca di stile interpretativo. Nel testo Goldoniano, sono presenti riferimenti chiari ai movimenti e ai gesti di Mirandolina… che si scopre anche più crudele e strega, del sorridente personaggio a cui siamo abituati.

Il rapporto, il gioco/scontro fra Il Cavaliere e Mirandolina fra le righe appare chiaro… lui odia le donne… ma lei non sopporta gli uomini! Goldoni, sul potere delle donne, ci aveva visto chiaro già 250 anni fa… L’uomo diventa giocattolo, elemento su cui dominare, essere di cui approfittarsi finché alla protagonista fa comodo. Nel testo molti i riferimenti goliardici e i giochi di parole che venivano sicuramente messi ancora più in evidenza per il pubblico dell’epoca.

Una Locandiera nuova, dunque, una commedia divertente e spassosa, ma anche un ritratto psicologico e senza tempo della condizione femminile. In una parola: da non perdere.

TEATRO SAN PAOLO OSTIENSE @ ROMA – VIA OSTIENSE, 190

SABATO 14 e DOMENICA 15 MAGGIO – ORE 21 e ORE 17

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