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IL LAGO DEI CIGNI NEL MAGICO SCENARIO DI CARACALLA, SOGNO DI UNA NOTTE D'ESTATE

print04 luglio 2014 08:10
IL LAGO DEI CIGNI NEL MAGICO SCENARIO  DI CARACALLA, SOGNO DI UNA NOTTE D'ESTATE
(AGR) Se già sul palcoscenico del Costanzi, al Teatro dell’Opera, la favola danzata “Il Lago dei cigni” aveva incantato il pubblico, nello scenario magico e suggestivo delle Terme di Caracalla, lo storico balletto, diretto da Micha Van Hoecke e messo in scena da Patrice Bart, alla prima di ieri sera ha registrato il tutto esaurito. Ad applaudire il balletto in due atti con la musica di Petr Il’ic Cajkovskij, una platea variegata e attenta. Sono arrivati da tutta Italia e non solo, moltissimi gli stranieri, soprattutto spagnoli, tedeschi ed orientali in calzoncini e zainetto, gli studenti in jeans e gli habitueés del Teatro dell’Opera elegantissimi, le signore fresche di parrucchiere, profumi e tintinnar di bijoux, barcollanti su tacchi vertiginosi, sul percorso un po’ accidentato, mascherato dalla moquette rossa (ma sentirsi parte di una cartolina, vale il rischio, altrimenti un buon paio di sneakers risolvono il problema). Tutti insieme appassionatamente, per soffrire, gioire e applaudire la storia della principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart, che tutte le notti a mezzanotte ritrova insieme alle sue compagne le sembianze umane per alcune ore. Una notte incontra il principe Sigfried che si innamora di lei e giura di liberarla. Viene dato un ballo al castello perché Sigfried scelga una fidanzata, ma durante il ballo appare Rothbart vestito da cavaliere con la figlia Odile vestita da cigno nero così da apparire in tutto simile a Odette. Sigfried, sedotto, la sceglie come sposa, ma in quell’istante appare Odette, e lui capisce di essere venuto meno al giuramento e corre via verso il lago dove Odette e le sue compagne piangono per il loro destino. Sigfried riconosce di essere stato infedele e lei lo perdona, ma Rothbart scatena una tempesta, che uccide entrambi. Tragica e con numerosi risvolti psicologici la versione di Patrice Bàrt, mentre in altre produzioni c’è il lieto fine in cui Sigfried lotta contro Rothbart, rompe l’incantesimo e salva Odette e le sue compagne. Straordinari i primi ballerini, il rumeno Dinu Tamazlacaru nel ruolo di Sigfried (che passerà a Paulo Arrais il 9 e il 15 luglio, e dell’étoile italiana Giuseppe Picone l’11), Jurgita Dronina, nel doppio ruolo di Odile e Odette (saranno poi le étoiles Liudmila Konovalova il 9 e il 15 e l’italiana Alessandra Amato l’11 ad impersonare cigno bianco e cigno nero, nell’eterna lotta tra il Bene e il Male), l’algida “Regina Madre” Gaia Straccamore, che si alternerà l’11 luglio a Cristina Saso. E, ancora, l’affascinante Manuel Paruccini (Riccardo di Cosmo il 9 e il 15, Giuseppe Schiavone l’11), danzatore maturo con al suo attivo una serie di prestigiosi ruoli da primo ballerino, che ieri ha dato corpo e movimento al perfido Mago Rothbarth, incantevole nella sua malvagità e avvolto da due inquietanti ali scure, e il pugliese Alessio Rezza che ieri sera ha danzato il non facile ruolo di Benno (danzerà ancora il 7 e l’11, alternandosi con Andrea Forza il 9 e Claudio Cocino il 15), il paggio del Principe che nella versione di Bàrt, è innamorato del principe Sigfried e complotta contro di lui per scongiurare il matrimonio con Odette. Una favola magica che non smette di lasciare a bocca aperta e con il fiato sospeso il pubblico di qualsiasi età e provenienza, resa ancora più emozionante dalla scenografia naturale di Caracalla e dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, diretta dal Maestro Nir Kabaretti. La programmazione di Caracalla continua con l’opera lirica, il 14 luglio con La Bohème di Giacomo Puccini diretta da Daniele Rustioni, con repliche fino al 19 agosto. Stefano Montanari invece dirige “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, in scena dal 23 luglio all’8 agosto. Appuntamento da non perdere è certamente l’evento del 25 luglio con lo spettacolo “Roberto Bolle and Friends” che porterà sul palco delle Terme di Caracalla prestigiosi nomi del balletto internazionale. E speriamo che, almeno in quell'occasione, il pubblico (ahinoi...in questo caso tutto italiano) si comporti bene e resti seduto finquando tutti, dal Corpo di Ballo, all'Orchestra, dal Maitre du Ballet al Direttore d'Orchestra, non hanno terminato di salutare e ringraziare la platea. Quella stessa che con la massima noncuranza e maleducazione, manca di rispetto agli artisti, alzandosi per guadagnare l'uscita, disturbando chi dello spettacolo vuole goderne fino alla fine. Info su biglietti e prenotazioni: 06.4817003 – www.operaroma.it (di Manuela Minelli)

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