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Cristo si è fermato ad Eboli

print11 dicembre 2009 19:58
(AGR) La versione integrale della durata di circa 4 ore del Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi è l’evento d’eccezione del fine settimana di Memoriacinema, la rassegna che da sette anni propone all’Ecomuseo del Litorale Romano le più importanti opere a carattere documentario e realistico della nostra cinematografia.
Il progetto di un film tratto dal romanzo di Carlo Levi pubblicato nel 1945 aveva da tempo attratto una nutrita serie di registi, ma soltanto nel 1979 Rosi riuscirà nell’intento grazie una fase positiva della produzione cinematografica e televisiva, che aveva da poco scoperto il filone antropologico della nostra storia recente.
Il film di Rosi fu editato in due versioni. Quella breve per le sale cinematografiche e quella lunga in quattro parti per la messa in onda televisiva. Quest’ultima manca da molto tempo alla visione pubblica ed è per questo motivo che la proiezione in programma all’Ecomuseo presenta un carattere di evento. Il film ebbe diversi riconoscimenti, fra i quali il David di Donatello del 1979 per miglior regia e miglior film.
Insieme a Novecento di Bertolucci, Padre padrone dei fratelli Taviani, L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, Fontamara di Carlo Lizzani, Cristo si è fermato a Eboli rappresenta la punta di diamante di una vena cinematografica nella quale il mondo contadino, la tradizione delle comunità e dei paesi italiani, il rapporto con la modernità trovano dovuto risalto e chiavi interpretative d’autore.Nel film Rosi utilizza personaggi del luogo ove fu girato (Matera, Craco, Aliano) insieme ad attori di prestigio quali Gian Maria Volonté, Lea Massari, Alain Cuny, Paolo Bonacelli, Irene Papas.
Nel 1935, il medico-pittore torinese Carlo Levi, condannato al confino dalla dittatura fascista, scortato da due carabinieri, scende dal treno alla stazione di Eboli: "Cristo si è davvero fermato a Eboli, dove la strada e il treno abbandonano la costa di Salerno e il mare, e si addentrano nelle desolate terre di Lucania. Cristo non è mai arrivato qui, né vi è arrivato il tempo, né l'anima individuale, né la speranza, né il legame tra le cause e gli effetti, la ragione e la Storia". Il viaggio prosegue in pullman e quindi in automobile.
Raggiunto Gagliano, Carlo inizia a fare piccole passeggiate giornaliere in compagnia del cane Barone e lentamente entra in contatto con la popolazione che finisce per imporre, tanto a lui quanto al podestà fascista, di esercitare la professione di medico. La sorella Luisa lo raggiunge e Carlo si trasferisce con lei in una casa dove la domestica Giulia si dedica a loro. Carlo comincia così a dedicarsi alla pittura, scambia qualche parola con gli abitanti, con il podestà, con il misterioso Don Trajella. La conquista dell'Abissinia gli riconsegna la libertà.
Tornato a Torino carico di ricordi, Carlo scriverà un libro per ricordare questa esperienza. La prima e la seconda parte di Cristo si è fermato a Eboli saranno proiettate sabato 12 Dicembre alle ore 15,00. La terza e quarta parte del film vengono proiettate invece Domenica 13 alle ore 10,30 nella Sala Visioni dell’Ecomuseo.Le proiezioni sono precedute e seguite da interventi critici di Paolo Isaja, regista, direttore dell’Ecomuseo del Litorale Roma e dal dibattito con il pubblico. Verranno distribuite schede filmografiche in distribuzione gratuita e un omaggio ai presenti: la videocassetta del film Cronache della Spiaggia Romana, che ricostruisce duemila anni di storia del Litorale Romano.
Dopo l’intervallo previsto per le festività di fine anno, Memoriacinema riprenderà la consueta programmazione Sabato 9 Gennaio 2010 alle ore 15,00.

L’Ecomuseo del Litorale Romano si trova nell’Area dell’Impianto Idrovoro di Ostia Antica, in Via del Fosso di Dragoncello, 172 (località Longarina) nelle vicinanze di Ostia Antica e a circa 3 km da Ostia Lido.
Tutte le informazioni utili sul sito: www.crt-ecomuseo.it.
Tel/fax 065650609; 065651764; cell.3382074283.
L’ingresso alle proiezioni e agli incontri è gratuito.

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