Ostia, per la prima volta a Regina Pacis in mostra "Il presepe Pasquale"
Il presepe della passione era diffuso nei secoli XVIII e XIX prima di essere dimenticato. I presepi pasquali di solito iniziano celebrando l'ingresso a Gerusalemme di Gesù per la Domenica delle Palme, il giovedì santo, in cui Gesù prega nell'orto degli Ulivi e Giuda appare con i soldati romani


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(AGR) Ostia, una Pasqua all’insegna di una rinnovato sentimento religioso riscoperto nei riti della Settimana Santa, annunciato dalla processione del 13 aprile agli scavi archeologici di Ostia Antica, primo atto di un progetto che vuole riunire tutte le parrocchie del settore sud di Roma in una coinvolgente celebrazione negli scavi. “Ostia Antica è un luogo importante per la cristianità – ricorda padre Giovanni Patanè, parroco di Regina Pacis e Prefetto XXVI – qui hanno vissuto Santa Monica e Sant’Agostino, organizzare una processione in questi luoghi è stata un processo naturale”. Da Ostia Antica sono partiti i riti della Settimana Santa che si sono ripetuti, come da programma, in tutte le parrocchie del litorale romano, ma le sorprese non sono finite, a Regina Pacisa, quest’anno, ha fatto la sua comparsa per la prima volta per la Basilica lidense un presepe Pasquale.
Il presepe della passione era diffuso nei secoli XVIII e XIX prima di essere quasi completamente dimenticato. La rappresentazione delle diverse fasi della storia della Passione richiede, oltre all'abilità artistica, anche la capacità a realizzare scene tristi e dolorose. A seconda della versione scerlta, ad esempio, alcune scene della storia della passione vengono tralasciate. I presepi pasquali di solito iniziano celebrando l'ingresso a Gerusalemme di Gesù per la Domenica delle Palme., il giovedì santo, in cui Gesù prega nel giardino del Getsemani e Giuda appare con i soldati romani per tradirlo….. Per finire con la crocifissione che occupa gran parte del presepe pasquale.
“E’ stata la prima volta che ad Ostia è stato realizzato un presepe pasquale. - ricorda De Canonico – abbiamo riprodotto solo quattro stazioni ma l’anno prossimo il Presepe sarà ampliato e dovremo iniziare a lavorarci per tempo perché abbiamo intenzione di riprodurre tutte le stazioni. Di solito ho sempre realizzato un presepe natalizio...un presepe di gioia che celebra la nascita di Nostro Signore, ma questo è l’annuncio e la celebrazione della Resurrezione e dal dolore nasce la gioia, come spesso accade nella vita di tutti i giorni.
Quello che mi piace sottolineare nelle mie opere – continua De Canonico – è che sono realizzate a costo zero. Tutto, in parte, arriva dal mare: le casette dei pescatori sono realizzate con il legno restituito dal mare, le colonne romane sono di cartone, quello utilizzato negli imballi delle lavatrici, i nostri pastori sono “Barbie” recuperate ed opportunamente “truccate” e trasformate in uomini”.
Il presepe di Ostia è in stile “arabeggiante” con cupole dorate e colonne decorate, personaggi finemente vestiti con abiti dell’epoca ricostruiti dallo stesso De Canonico, una rappresentazione tutta da vedere e scoprire. Non sarà l’unica perché De Canonico vorrebbe tramandare la sua passione...”Fare un presepe per i bambini è fondamentale, certo ci vuole tempo e spazio per realizzarlo, ma è una tradizione che deve continuare e se possibile crescere, sono disponibile ad incontrare nuovi collaboratori per le mie opere”.