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Roma, tenta una rapina e scappa sul monopattino, urta un'auto ferendosi, 34enne in manette incastrato dal profilo genetico

Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri repertarono tracce ematiche dell’uomo rinvenute sul parabrezza danneggiato che hanno permesso di identificarlo, tramite il suo profilo biologico. Ieri mattina l'arresto al campo nomadi di via Candiani

printDi :: 26 maggio 2025 14:51
Carabinierei Eur arresto campo nomadi via candoni

Carabinierei Eur arresto campo nomadi via candoni

(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di un 34enne nato in Bosnia Erzegovina, senza occupazione e già noto alle forze dell’ordine, domiciliato a Roma presso il campo nomadi “Candoni”, gravemente indiziato del reato di tentata rapina ai danni di una 64enne italiana.

Lo scorso 15 giugno 2024, verso le ore 20, la donna camminava in Circonvallazione Ostiense, quando venne avvicinata da un uomo, a lei sconosciuto, che la afferrò al collo con entrambe le mani e le staccò la collana in oro, non riuscendo ad asportarla, per la reazione della vittima che tentò di divincolarsi, facendola cadere nella parte interna della maglietta indossata. Le urla della donna poi misero in fuga l’uomo che, allontanandosi a bordo di un monopattino, andò ad urtare contro un’auto in transito provocandone l’effrazione del parabrezza.

 
Giunti sul posto, i Carabinieri prestarono i soccorsi alla donna che per fortuna non riportò ferite e acquisirono le prime informazioni. Nel corso degli accertamenti, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur repertarono tracce ematiche dell’uomo rinvenute sul parabrezza danneggiato che hanno permesso di identificarlo, tramite il suo profilo biologico.

La scorsa mattina, su delega della Procura della Repubblica di Roma, i Carabinieri hanno rintracciato l’indagato presso il campo nomadi di via Candoni e successivamente lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli.

Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’arrestato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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