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Roma piazza Vittorio, turista colpito alla testa e rapinato del cellulare, per riaverlo paga 50 euro....in manette 29enne

Il turista ha raccontato di essere stato aggredito da un uomo che dopo averlo colpito al capo, gli ha sottratto il cellulare, che gli è stato restituito dopo aver pagato la somma di 50 euro. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito di individuare ed arrestare il 29enne responsabile

printDi :: 29 maggio 2025 15:29
Carabinieri una pattuglia sotto i portici di piazza Vittorio

Carabinieri una pattuglia sotto i portici di piazza Vittorio

(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Dante, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito il fermo di un cittadino pakistano di 29 anni, in Italia senza fissa dimora e con precedenti, poiché gravemente indiziato dei reati di rapina aggravata ed estorsione.

I Carabinieri a seguito della denuncia per rapina, presentata da un turista americano, avvenuta il pomeriggio del 21 aprile scorso in piazza Vittorio Emanuele, hanno avviato immediate indagini. La vittima ha raccontato di essere stato aggredito da un soggetto che dopo averlo colpito al capo, gli ha sottratto il cellulare, che gli è stato restituito successivamente dopo essere stato costretto a pagare la somma di 50 euro. Le indagini dei militari hanno poi permesso, grazie all’analisi dei sistemi di video sorveglianza urbana presenti nell’area della rapina, di ricostruire l’identikit del presunto autore. Successivamente, i militari hanno effettuato delle mirate attività di ricerca nei luoghi abitualmente frequentati dal soggetto, il 29enne, che è stato poi localizzato e bloccato all’interno del parco di Colle Oppio.

 
Condotto in caserma è stato compiutamente identificato e grazie anche all’individuazione fotografica effettuata dalla vittima, è stato possibile effettuare il fermo. Al termine delle attività, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il soggetto è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati devono intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garanti

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