Roma, ladro specializzato nel rubare negli spogliatoi di palestre e centri sportivi, riconosciuto e bloccato da un poliziotto
Un Ispettore di polizia libereo dal servizio ha visto e riconosciuto un ladro seriale di furti commessi all'interno di spogliatoi. L'ha seguito ed ha atteso che facesse ritorno alla sua auto con un borsone carico di refurtiva bloccandolo prima che fuggisse a bordo del motorino


Polizia l'agente intervenuto
(AGR) Era libero dal servizio, ma il suo occhio esperto di “falco” non ha mancato il bersaglio. Camminava a bordo del suo scooter quando, per caso, si è imbattuto in un volto conosciuto e si è deciso a seguirlo. Guidato dal suo istinto, un sottufficiale dei Falchi della Polizia di Stato ha arrestato un ladro noto alle Forze dell’ordine come autore seriale di furti negli spogliatoi di palestre e centri sportivi. È accaduto nel pomeriggio, nei pressi del Foro Italico.
Un “falco” della Squadra mobile, in abiti civili e libero dal servizio, stava percorrendo una via trafficata a bordo del proprio scooter quando ha incrociato un volto noto: un pregiudicato di 30 anni, già arrestato in passato per furti commessi all’interno degli spogliatoi di impianti sportivi, che sfrecciava in motorino nel senso di marcia opposto. Senza esitare, il poliziotto ha fatto inversione e ha iniziato a seguirlo con discrezione.
Circa venti minuti dopo, il giovane, entrato a mani vuote, è riapparso con un borsone “carico” di refurtiva. A quel punto, il Falco, qualificandosi come appartenente alla Polizia di Stato, è intervenuto bloccandolo prima che potesse rimettersi in sella al motorino. Nella sacca svuotata dal ladro, erano racimolati ben 25 cellulari ed altri oggetti personali dei giocatori, un piccolo marsupio contenente diversi monili, due sigarette elettroniche e 140,00 euro in contanti.
Il giovane è stato immediatamente arrestato perché ritenuto gravemente indiziato del reato di furto aggravato. Nelle aule di Piazzale Clodio, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto.
Si precisa, in ogni caso, che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato deve ritenersi innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.