Roma, doppio "colpo" in via di Torrevecchia, la seconda volta qualcosa va storto....arrestato rapinatore dalla Polizia
L'uomo armato di pistola, sarebbe prima entrato in una frutteria minacciando un dipendente di consegnargli l’incasso. Poi, avrebbe tentato di mettere a segno un altro colpo ma l'intervento del titolare lo ha messo in fuga. Arrestato è stata sequestrata la pistola, una sciabola ed una scacciacani


Polizia volanti
(AGR) È stata una guardia giurata libera dal servizio, insieme al proprietario del supermercato, a segnalare alla Polizia di Stato la presenza, in via Torrevecchia, di un uomo armato di pistola. Quando gli agenti della sezione Volanti sono intervenuti sul posto, è bastato raccogliere qualche testimonianza per individuare nell’uomo il presunto anello di congiunzione tra i due colpi che avrebbe tentato di mettere a segno nella stessa via, a distanza di qualche civico, in meno di un’ora.
Secondo la ricostruzione dei poliziotti, armato di pistola, sarebbe prima entrato in una frutteria minacciando un dipendente di consegnargli l’incasso. Poi, forte del bottino ottenuto, avrebbe tentato di mettere a segno un altro colpo a cento metri di distanza.
Sul posto, gli agenti delle Volanti hanno raccolto in breve tempo le testimonianze che hanno permesso loro di ricostruire la dinamica di entrambi gli episodi. All’interno di un borsello che portava a tracolla, l’uomo conservava ancora l’incasso – di 110 euro – del primo colpo. Una volta recuperata l’arma – una Colt Calibro 45 peraltro risultata compendio di furto – i poliziotti sono poi risaliti, attraverso la sua abitazione, ad una sciabola di 70 cm ed un’altra pistola scacciacani munita di caricatore e con 26 cartucce ancora inesplose.
Alla luce di quanto accertato e sequestrato dagli agenti, l’uomo – italiano di 62 anni – è stato arrestato in quanto gravemente indiziato dei reati di tentata rapina aggravata e ricettazione e denunciato per rapina e detenzione abusiva di armi.
Fermo restando che l’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, si precisa che, in considerazione dello stato del procedimento, per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza fino ad accertamento definitivo con sentenza di condanna.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.