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Rapine armate con pistole, taser ed esplosivi: arrestata la “coppia del terrore” a Rosarno

Operavano nella Piana di Gioia Tauro e nella Locride con azioni rapide e violente. Otto colpi in pochi mesi: bottino da oltre 50.000 euro. Indagine chiusa dai Carabinieri di Taurianova

printDi :: 23 luglio 2025 08:10
Rosarno, arrestata la “coppia del terrore”

Rosarno, arrestata la “coppia del terrore”

(AGR) TAURIANOVA (RC) – Era una sequenza criminale studiata nei minimi dettagli, sempre identica nella modalità e spietata nell’esecuzione. I Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno posto fine alle scorribande della cosiddetta “coppia del terrore”, due pregiudicati di Rosarno accusati di aver messo a segno otto rapine – tra riuscite e tentate – in tutta la Piana di Gioia Tauro e nella Locride. I due, mascherati e armati con pistole, taser e in un caso persino un ordigno esplosivo rudimentale, facevano irruzione negli uffici postali o nei negozi durante l’orario di chiusura. Minacciavano i dipendenti con una freddezza disarmante e si facevano consegnare il denaro contante. Il bottino complessivo stimato supera i 50.000 euro.

La dinamica era sempre simile: veicoli rubati lasciati in moto per agevolare la fuga, colpi rapidi e l’uso della violenza psicologica per intimorire le vittime. L'episodio più eclatante risale all’ottobre 2024, quando durante il tentativo di rapina all’ufficio postale di Anoia (RC) fu utilizzato anche un ordigno esplosivo artigianale.

 
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal procuratore Emanuele Crescenti, ha permesso di ricostruire l’intera attività criminale. Decisive le immagini di videosorveglianza, in particolare quelle che hanno immortalato i due mentre tentavano di rubare un’auto "pulita". Un errore che ha permesso ai militari della Sezione Operativa di Taurianova di risalire alla loro identità e incastrarli.

Le prove raccolte sono state ritenute sufficienti dal GIP del Tribunale di Palmi, che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e spetterà al processo chiarire la posizione definitiva dei due arrestati. Gli inquirenti non escludono ulteriori sviluppi.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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