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Nola, giustizia per una vittima dell'amianto, oltre un milione di euro di risarcimento alla famiglia

Bonanni (ONA): “Ogni decisione come questa restituisce dignità alle vittime e rafforza la speranza che nessuno debba più morire per il proprio lavoro”. Il Tribunale di Nola ha riconosciuto la responsabilità per carenze nella sicurezza sul lavoro per la morte di un lavoratore esposto all’amianto

printDi :: 03 novembre 2025 16:34
Nola, giustizia per una vittima dell'amianto, oltre un milione di euro di risarcimento alla famiglia

(AGR) di Donatella Gimigliano

Il Tribunale di Nola ha riconosciuto la responsabilità per carenze nella sicurezza sul lavoro per la morte di un lavoratore esposto all’amianto e ha disposto un risarcimento complessivo di oltre un milione di euro a favore della moglie e dei tre figli.La decisione arriva al termine di un lungo percorso giudiziario che ha accertato gravi omissioni nella tutela della salute, causa dell’insorgere del mesotelioma pleurico che ha portato al decesso dell’uomo.

 
“Questa sentenza rappresenta un atto di giustizia che arriva dopo anni di dolore e di attesa” – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dei familiari – “È il riconoscimento, non solo della responsabilità di chi ha esposto i lavoratori a un pericoloso cancerogeno come l’amianto, ma anche della sofferenza profonda di un’intera famiglia costretta a convivere con la perdita e con l’ingiustizia. Ogni decisione come questa restituisce dignità alle vittime e rafforza la speranza che nessuno debba più morire per il proprio lavoro.” “Dietro ogni sentenza ci sono volti, famiglie, vite spezzate – aggiunge – ma anche la speranza che simili tragedie non si ripetano più. Continueremo a batterci in tutta Italia per la tutela delle vittime e dei loro diritti.”

Una storia di lavoro e di dolore

Per quasi vent’anni, l’uomo aveva prestato servizio in reparti industriali ad alta concentrazione di polveri, svolgendo mansioni di manutenzione e controllo degli impianti. Nel 2016 gli era stato diagnosticato un mesotelioma pleurico, patologia aggressiva e incurabile riconosciuta come malattia professionale dall’INAIL. Nonostante le cure, è deceduto nel luglio 2017, lasciando moglie e tre figli. Il suo caso era stato inserito nel Registro Regionale dei Mesoteliomi della Campania.

Un precedente importante - Il Tribunale ha accertato che il lavoratore fu esposto per anni alle fibre di amianto senza adeguate misure di protezione e prevenzione, riconoscendo un risarcimento per il dolore e le sofferenze subite, sia dalla vittima che dai suoi familiari. La pronuncia si inserisce in una lunga serie di procedimenti che stanno finalmente portando alla luce la responsabilità per le esposizioni all’amianto in numerosi siti produttivi del territorio.

Un segnale di giustizia e di speranza - Per l’ONA, questa decisione rappresenta una vittoria legale e morale per tutte le famiglie che ancora attendono giustizia.

L’Osservatorio offre consulenza legale e medica gratuita con il numero verde 800 034 294 o tramite il sito www.osservatorioamianto.it.

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