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Giornata Mondiale Vittime sulla Strada, presidio di Legambiente e 30 associazioni sulla Colombo

"Abbiamo tutti diritto a restare vivi....lo slogan della protesta. I sinistri non sono fatalità, la velocità uccide.Più di 200 persone tra cittadini, rappresentanti società civile ed istituzioni, hanno commemorato le vittime di Roma. I loro nomi a formare un tappeto di cartelli grande e doloroso

printDi :: 18 novembre 2025 20:52
Giornata Mondiale Vittime della Strada sit in sulla Colombo foto da comunicato stampa

Giornata Mondiale Vittime della Strada sit in sulla Colombo foto da comunicato stampa

(AGR) Per la Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime sulla Strada, 30 associazioni e realtà di familiari delle vittime si sono unite in presidio di commemorazione e protesta in via Cristoforo Colombo (incrocio via Giustiniano Imperatore). Qui Francesco Valdiserri, 19 anni, veniva investito e ucciso 3 anni fa, non lontano da dove solo pochi giorni fa è morta Beatrice Bellucci, 20 anni. Più di 200 persone tra cittadini, rappresentanti della società civile e delle istituzioni locali hanno commemorato ognuna delle vittime di Roma. I loro nomi a formare un tappeto di cartelli, sempre troppo grande e doloroso.

Siamo proprio qui, perché dopo tante vittime nulla è cambiato, ma è ora di un cambio di rotta politico che tuteli la sicurezza e la vita, non la velocità, per questa strada come tante strade di Roma e d’Italia.

 
Proprio accanto a noi a 90, 100, addirittura 112 km/h, sfrecciavano indifferenti conducenti di automobili, moto e bus. Oggi come in qualsiasi altro giorno, nella capitale di un Paese assuefatta alla violenza stradale si corre su un’autostrada urbana, che ha più corsie dell’autostrada del sole. Ma qui accanto scorre la vita delle persone, attività, scuola, palestre, lavoro e la necessità di attraversare anche più volte al giorno.

In Italia ogni anno sono uccise oltre 3000 persone sulle strade, pari a 16 aerei di linea, a cui vanno aggiunti 200.000 feriti. Accogliamo con speranza ma non senza rammarico le stime ISTAT per il I semestre 2025 che mostrano una modesta riduzione delle vittime (-6.8% vs I semestre 2024) e una stabilità dei feriti (-1.2%).

Quante persone in più si sarebbero salvate, se la riforma del Codice della strada e i decreti MIT non avessero osteggiato tanti strumenti di prevenzione salvavita come autovelox e città30, che in altri Paesi stanno velocemente riducendo le vittime? Siamo lontani dal target atteso di riduzione del 50% delle vittime dal 2019 al 2030, che è parte del nostro Piano Nazionale Sicurezza Stradale, ancora senza fondi attuativi.

Di fronte ai numeri nazionali, la città di Roma è ancora ferma al palo. Da gennaio contiamo già 97 vittime, (più di 160 a Roma e provincia) prossime alle tristi cifre dell’anno scorso, confermate da ISTAT che ha contato 115 decessi nel 2024. Siamo indignati, ma non sorpresi, perché ancora troppe cose non vanno.

La narrazione mediatica e pubblica non è accettabile: non sono fatalità, non è sfortuna, non sono (solo) droghe e “corse clandestine”. La verità è banale e nota: la velocità uccide.

All’amministrazione chiediamo di intervenire con coraggio e urgenza sulle cause profonde delle morti stradali, moderare la velocità con infrastrutture, controlli e comunicazione. Se ci sono ostacoli e incertezze, vanno affrontati e superati.

Le richieste alle istituzioni:
-  Autovelox sulle strade di scorrimento di Roma in cui la velocità viene sistematicamente violata, superando gli ostacoli che limitano questi dispositivi in città, proprio dove si devono salvare più vite
-  Nell’immediato, su strade come la Cristoforo Colombo, spezzare l’onda verde, posizionare countdown pedonali, chiudere le corsie centrali al transito privato durante le ore notturne, posizionare parapedonali
-  Più controlli delle Forze dell’Ordine anche con tutti i dispositivi tecnologici a disposizione. Non è più possibile avere autostrade urbane senza regole
-  Ridistribuire lo spazio in modo equo per tutte le scelte di mobilità (corsie preferenziali TPL, rete ciclabile continua e diffusa, percorsi pedonali sicuri, strade scolastiche)
-  Moderazione infrastrutturale della velocità come nel resto d’Europa (tramite attraversamenti rialzati, cuscini berlinesi e contrasto all’obesitá delle corsie di marcia)
-  Accelerazione sulle politiche locali e nazionali per realizzare zone e città30

Ci aspettiamo soluzioni, anche se in un primo tempo impopolari, che tutelino l’incolumità delle persone, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, come pedoni, ciclisti (ma anche motociclisti) e con fragilità come bambini, persone anziane e con disabilità.

E’ inaccettabile che gli scontri mortali si ripetano, uno uguale all’altro, negli stessi luoghi. Abbiamo tutt* diritto di restare viv*, e di tornare a casa, indipendentemente dal mezzo di trasporto che si sceglie di usare.

Realtà promotrici del Presidio:
-  Movimento Diritti dei Pedoni
-  Associazione Salvaiciclisti Roma
-  Marco Pietrobono Onlus
-  Rete Vivinstrada
-  Bike4City
-  Metrovia
-  Zerovittime
-  Mobilità Sostenibile VIII
-  Odissea Quotidiana
-  FIAB Roma Naturamici
-  FIAB Roma Ruotalibera
-  FIAB Roma BiciLiberaTutti
-  FIAB Roma BiciPa
-  FIAB Ostia in Bici
-  Trionfalmente17
-  GRAB - Grande Raccordo Anulare delle Bici
-  SPI CGIL Roma e Lazio
-  Il Sorriso di Alessia Sbal APS
-  ACRSD Davide Marasco
-  Muoviti Elettrico
-  Legambiente Garbatella
-  Legambiente Gemme
-  Legambiente Lazio
-  Cittadini Per l’Aria
-  Clean Cities
-  Streets for Kids
-  Bike to School Roma
-  Comitato Parchi Colombo
-  Touring Club Italiano Lazio
-  Sicurinstrada: Sicurezza stradale e Mobilità Urbana Sostenibile
-  Roma Slow Tour

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Giornata Mondiale Vittime della Strada sit in sulla Colombo foto da comunicato stampa
Giornata Mondiale Vittime della Strada sit in sulla Colombo foto da comunicato stampa

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