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Castelporziano rinvenuti uccelli decapitati, la Raggi: un avvertimento, dovevo andare su quella spiaggia

Rinvenuti a Castelporziano uccelli morti e decapitati sulla riva. In un post la sindaca Virginia Raggi svela: "Dovevo visitare quella spiaggia. Sabato scorso sono andata ad Ostia per un sopralluogo in una delle spiagge libere restituite alle famiglie

printDi :: 08 luglio 2020 13:37
virginia raggi a Castelporziano

virginia raggi a Castelporziano

(AGR) Rinvenuti a Castelporziano dieci piccioni morti e decapitati sulla riva. In un post su facebook la sindaca Virginia Raggi svela: "Dovevo visitare quella spiaggia. Sabato scorso sono andata ad Ostia per un sopralluogo in una delle spiagge libere che abbiamo restituito alle famiglie. Ho scelto di andare per dare un segnale chiaro a chi si oppone alla piccola rivoluzione che stiamo realizzando in uno posti più belli di Roma.

Da quando abbiamo ripreso il controllo di alcuni tratti di spiaggia, si sono susseguiti inquietanti episodi di boicottaggio e vandalismo: i bagni pubblici per disabili distrutti, le cabine incendiate, le paline per il distanziamento date alle fiamme, decine di siringhe messe in bella vista sulla riva, e poi i pezzi di vetro e chiodi nascosti sotto la sabbia per bucare le ruote dei nostri mezzi di pulizia dell'arenile.

 
Ma ogni volta abbiamo ripulito e reso ancora più belle le spiagge libere. Abbiamo anche pagato un servizio di vigilanza privata per la notte. Non è bastato: hanno macabramente decapitato degli uccelli e ce li hanno fatti trovare. E’ evidente che a qualcuno non fa piacere che quelle spiagge libere siano gratuitamente a disposizione delle famiglie".

Alessandro Ieva, v.presidente del X Municipio aggiunge la propria esperienza: “Un falò all'alba non mi era mai capitato di vederlo né di sentirne parlare ed invece è ciò che è accaduto su una spiaggia di Ostia ponente. Balordi hanno utilizzato le paline segna posto anticovid sulla stessa spiaggia dove sono stati trovati i chiodi posizionati alcuni giorni fa in modo tale da far male. Per negare l'evidenza si parlerà di “autocombustione”, mentre casi come questi continuano ad aumentare. Non sono più bravate, ma chiari messaggi intimidatori”.

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