Arrestato in Croazia l'ultimo componente della banda che aveva rapinato anziana sulla via Cassia
Erano in cinque e si erano introdotti nell’abitazione dell’anziana vittima, l’avevano aggredita in maniera spregiudicata costringendola a consegnare loro tutti i valori in suo possesso.Una Guardia Giurata si era accorta di quanto stava accadendo ed ha sparato ferendo a morte uno di loro

Carabinieri intervenuti in via Cassia
(AGR) Presso lo scalo Aeroportuale di Roma Fiumicino, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trionfale unitamente alla Polizia di Frontiera Aerea, a seguito di consegna da parte dell'omologo croato, hanno arrestato un ragazzo 20 enne, già irreperibile sul territorio nazionale, gravemente indiziato di essere uno degli autori, l’ultimo che mancava all’appello, della rapina in abitazione, avvenuta lo scorso 6 febbraio, in via Cassia 1004, dove una guardia particolare giurata è gravemente indiziata di aver sparato, ferendo a morte uno di loro.
Il ragazzo, che si era reso irreperibile, è stato fermato dalle autorità croate per un controllo ed è risultato destinatario di mandato di arresto europeo in quanto gravato da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.i.p. del Tribunale di Roma, nell'ambito dell'attività investigativa avviata dai Carabinieri della Compagnia di Roma Trionfale e diretta dai magistrati della Procura della Repubblica di Roma, del dipartimento “Criminalità diffusa e grave”.
Dalle indagini, i Carabinieri hanno ricostruito come dopo la commissione del reato ed essere stati colti in flagranza, si davano a repentina fuga a bordo di un’autovettura e anche di fronte ai colpi di arma da fuoco esplosi dalla guardia giurata, gli indagati, per nulla intimoriti, continuavano la fuga.
Il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per il giovane la custodia cautelare in carcere.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, gli indagati sono da intendersi innocenti fino ad eventuale accertamento di colpevolezza, con sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















