Sport per tutti, da oggi si può richiedere il voucher da 500 euro
Il sindaco Gualtieri: “Si tratta di un aiuto concreto per migliaia di famiglie romane e simbolo della nostra idea di sport di base”. Assessore Onorato: “I voucher sono un successo da tre anni e i circoli aderenti il doppio” Si potrà scegliere tra 254 strutture e fare domanda per accedere al bonus


palestra centro sportivo allenamento donna foto pixabay
(AGR) A partire da oggi le famiglie romane potranno accreditarsi per ricevere il bonus da 500 euro per lo sport. Gli utenti, sul sito di Roma Capitale, potranno scegliere una tra le 254 strutture sportive che hanno aderito e poi fare domanda per accedere al sostegno.
In totale sono stati stanziati 1,5 milioni per un provvedimento fondamentale che, per il terzo anno consecutivo, è stato confermato al fine di agevolare la pratica sportiva a Roma. La misura è rivolta a ragazzi da 5 a 16 anni con Isee fino a 40mila euro mentre per le persone con disabilità non esiste alcun vincolo, né di età e né di reddito.
“Due anni fa i circoli che avevano aderito erano 130 – dice Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda - oggi quasi il doppio e sono in tutti i municipi: è un successo. La novità è la tempistica: siamo riusciti ad aprire l’accreditamento durante l’estate per venire incontro alle esigenze di tante famiglie che già possono iscrivere i propri figli alla stagione futura. Siamo orgogliosi di questo provvedimento, diventato un modello anche per altre istituzioni che hanno adottato azioni simili. In due anni abbiamo erogato il voucher sport ad oltre 10 mila ragazze e ragazzi romani. E tutte le 1.900 persone con disabilità che lo avevano richiesto lo hanno ottenuto. È uno strumento prezioso perché, purtroppo, oggi il primo motivo per cui non si pratica sport è economico. Non parliamo solo di casi di emergenza sociale, ma anche di tante famiglie che magari hanno due stipendi, ma con due bambini non ce la fanno a permettere loro di fare sport. Noi vogliamo concretamente aiutare queste persone perché lo sport deve essere un diritto, non un privilegio di pochi”.