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Pellegrini e Celik lanciano la Roma

Roma-Udinese 2-0

printDi :: 10 novembre 2025 16:27
Pellegrini e Celik lanciano la Roma

(AGR) No, spettacolare questo Roma-Udinese non lo è stato, se per ‘spettacolare’ si intende un’ininterrotta sequela di ghirigori, un tourbillon di preziosismi, un insieme di fantasmagorici funambolismi a mai finire. Semmai, lo spettacolo offerto da Roma-Udinese è di tutt’altro tipo: gioco fru-fru del tutto inesistente ma tanta, tanta concretezza dall’una e dall’altra parte, il che, in una partita di calcio, mette pepe e sostanza alla performance. Per altro, da sempre conosciamo l’Udinese come squadra solida, ben messa fisicamente oltre che tatticamente, veloce quel tanto che basta a fregarti se ti distrai un attimo. Anche contro la Roma era lì, tosta e caparbia, pronta a colpire, probabilmente aspettando la puntuale smagliatura della difesa romanista: in effetti, sebbene avesse tutte le intenzioni di dare dispiaceri all’avversaria attraverso manovre ben combinate, al tirare delle somme non è che le iniziative d’attacco dei friulani siano state poi così tante, quasi sempre arenandosi all’altezza dei quaranta metri, o poco più, dei romanisti.

A voler essere puntigliosi, la squadra bianconera arriva nei pressi del goal una prima volta al 72’ con il fischiatissimo Zaniolo che, approfittando di un grossolano errore di N’Dicka – la smagliatura di cui sopra… - che, regalandogli la palla, gli permette di presentarsi solo davanti a Svilar che però, in uscita disperata, compie il miracolo e salva la porta giallorossa, e una seconda volta all’89’, quando Zanoli pesca bene Atta che da buona posizione spara dritto sul palo di destra della porta giallorossa. Praticamente, l’Udinese è tutto qui: in agguato, sì, ma sperando più su un casuale colpo di fortuna, un liscio, una sbandata della difesa romana, piuttosto che su un contare sulle proprie forze.

 
La Roma, invece, ha tirato fuori una prestazione poderosa, vigorosa, che, specie in termini di intensità e di costante mantenimento del ritmo gara, a livelli medio alti, non è mai venuta meno; assunto il controllo del gioco, che gestirà praticamente per tutta la partita, la Roma arriva al vantaggio al 42’, quando Atta tocca di mano in piena area: rigore ineccepibile, batte Pellegrini e trasforma. !-0 per la Roma. Il goal legittima il più che evidente dominio della Roma, ma già in precedenza la porta udinese aveva corso grossi rischi, per esempio al 21’ con Celik che mandava a lato di un niente e ancora, al 30’, con Cristante che calciava potente su ribattuta, ma il pallone incocciava il palo. Nella ripresa, l’Udinese, asserragliata nella propria metà campo, resiste all’assedio romanista anche grazie a una buona dose di fortuna che, dai e dai, viene meno al 61’ , quando sugli sviluppi di una azione corale romanista, il pallone arriva, in area friulana, sui piedi di Mancini che, velocissimo, scambia con Celik e il turco, altrettanto velocemente, la manda alle spalle di Okoye, che, sia chiaro, nella circostanza non può fare nulla Il lavoro di mr. Gasperini comincia ad avere riscontri positivi sul campo, in termini di qualità del gioco romanista – fluido e piacevole a vedersi – ma, soprattutto, di voglia di vincere. Forse è presto per affermare che la Roma ha gettato la maschera relativamente ai suoi obiettivi di stagione, ma di certo c’è che intanto, chi assiste alle partite dei giallorossi si diverte parecchio, anzi di più, e poi… di doman non v’è certezza.

 

 

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