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Legambiente, ecco i quartieri più caldi a Roma, dal Trullo a Grottarossa i luoghi più roventi

Tra le zone urbanistiche più calde Ciampino e Casetta della Mistica con oltre i 47°C, seguite da Omo, Lucrezia Romana, Gregna, Appia Sud, Tor Sapienza, Romanina, Torre Angela, Giardinetti, Tor Vergata e Centocelle tutti oltre i 46°C; le più fresche Acquatraversa, Castel Fusano e Castel Porziano

printDi :: 27 giugno 2025 17:10
CheCaldo quartieri piu caldi di roma locandina legambiente

CheCaldo quartieri piu caldi di roma locandina legambiente

(AGR) Arriva il picco massimo delle temperature per l’inizio estate a Roma e Legambiente Lazio presenta il rapporto “I quartieri più caldi di Roma negli ultimi 10 anni”. Nell’ambito della campagna “CHE CALDO CHE FA contro la cooling poverty”, con la quale Legambiente presentava nei giorni scorsi l’analisi termofotografica dei quartieri di Don Bosco e Garbatella; oggi l’associazione del cigno verde pubblica il primo rapporto sui quartieri più caldi a Roma, avendo analizzato le temperature al suolo, nei periodi compresi tra 1 giugno e 31 agosto, dal 2014 al 2024. I luoghi più roventi della Capitale sono risultati essere: l’enorme area logistica di Commercity (54°C), il capannone Amazon al Trullo (54°C) e il deposito ATAC a Grottarossa (57°C): tutti luoghi di lavoro per migliaia di persone ma, invivibili per le temperature limite che si raggiungono.

Nella classifica tra tutti i quartieri di Roma, i più caldi sono quello di Ciampino, al confine con aeroporto e con la cittadina a sud di Roma e Casetta della Mistica entrambi a oltre 47°C, seguiti da Omo, Lucrezia Romana, Gregna, Appia Sud, TOr Sapienza, Romanina, Torre Angela, Giradinetti-Tor Vergata, Centocelle. I quartieri più freschi invece sono Castel Porziano e Castel Fusano con medie di circa 35°C e poi Acquatraversa (38°C), Villa Ada (38°C) e Trionfale (39°C). I dati sono rilevati da satellite relativi alle temperature delle superfici, non su misurazioni meteorologiche (all’ombra e a 1,5-2 mt da suolo).

 
“Ci sono posti invivibili a Roma per il caldo terrificante, le analisi delle temperature nell’ultimo decennio mostrano che i peggiori luoghi corrispondono a enormi compound della logistica, con i loro hangar mastodontici e le distese di asfalto e parcheggi infiniti, con il suolo rovente dove migliaia di persone lavorano quotidianamente in condizioni climaticamente disastrose - commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio - così come sono invivibili le condizioni di troppi quartieri periferici dove, soprattutto le fasce sociali più deboli subiscono le conseguenze terrificanti dell’aumento di temperatura al quale assistiamo negli ultimi anni per la Capitale: è anche per questo che abbiamo voluto far partire proprio da Roma l anostra nuova campagna e il nostro grido, chiedendo città più giuste, città più sicure. Neanche a dirlo, ovviamente i luoghi più freschi sono quelli più alberati o dove al suolo e nel tessuto urbano non insistono grandi continuità di cemento, asfalto e impermeabilizzazione. Le soluzioni da mettere in campo sono tante, dallo stop al consumo di suolo alla generazione continua di boschi urbani, dalle sostituzioni di alberi più vetusti con specie coriacee, autoctone e resistenti al caldo, alla generazione di rifugi climatici outdoor che possano dar ristoro alle persone. E poi lanciamo un appello a tutto il tessuto industriale e al decisore politico: non vogliamo mai più vedere parcheggi a raso, se non completamente ricoperti da pannelli fotovoltaici, grazie ai quali generare ombra sulle sconfinate dimensioni di queste vaste zone di sosta, ma anche grazie ai quali generare energia da fonti rinnovabili, così da contribuire all’abbattimento dei gas climalteranti provenienti dalle fonti fossili, che sono la causa della febbre del nostro pianeta”.



Il nuovo rapporto "I quartieri più caldi Roma negli ultimi dieci anni” è stato redatto a cura di Nicola Riitano e Alessia D’Agata: (Ufficio Scientifico Legambiente Lazio), con la collaborazione di Angela Cimini (Sapienza Università di Roma).

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