Giornata Mondiale Vittime sulla Strada, presidio di Legambiente e 30 associazioni sulla Colombo
"Abbiamo tutti diritto a restare vivi....lo slogan della protesta. I sinistri non sono fatalità, la velocità uccide.Più di 200 persone tra cittadini, rappresentanti società civile ed istituzioni, hanno commemorato le vittime di Roma. I loro nomi a formare un tappeto di cartelli grande e doloroso

Giornata Mondiale Vittime della Strada sit in sulla Colombo foto da comunicato stampa
(AGR) Per la Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime sulla Strada, 30 associazioni e realtà di familiari delle vittime si sono unite in presidio di commemorazione e protesta in via Cristoforo Colombo (incrocio via Giustiniano Imperatore). Qui Francesco Valdiserri, 19 anni, veniva investito e ucciso 3 anni fa, non lontano da dove solo pochi giorni fa è morta Beatrice Bellucci, 20 anni. Più di 200 persone tra cittadini, rappresentanti della società civile e delle istituzioni locali hanno commemorato ognuna delle vittime di Roma. I loro nomi a formare un tappeto di cartelli, sempre troppo grande e doloroso.
Siamo proprio qui, perché dopo tante vittime nulla è cambiato, ma è ora di un cambio di rotta politico che tuteli la sicurezza e la vita, non la velocità, per questa strada come tante strade di Roma e d’Italia.
In Italia ogni anno sono uccise oltre 3000 persone sulle strade, pari a 16 aerei di linea, a cui vanno aggiunti 200.000 feriti. Accogliamo con speranza ma non senza rammarico le stime ISTAT per il I semestre 2025 che mostrano una modesta riduzione delle vittime (-6.8% vs I semestre 2024) e una stabilità dei feriti (-1.2%).
Quante persone in più si sarebbero salvate, se la riforma del Codice della strada e i decreti MIT non avessero osteggiato tanti strumenti di prevenzione salvavita come autovelox e città30, che in altri Paesi stanno velocemente riducendo le vittime? Siamo lontani dal target atteso di riduzione del 50% delle vittime dal 2019 al 2030, che è parte del nostro Piano Nazionale Sicurezza Stradale, ancora senza fondi attuativi.
Di fronte ai numeri nazionali, la città di Roma è ancora ferma al palo. Da gennaio contiamo già 97 vittime, (più di 160 a Roma e provincia) prossime alle tristi cifre dell’anno scorso, confermate da ISTAT che ha contato 115 decessi nel 2024. Siamo indignati, ma non sorpresi, perché ancora troppe cose non vanno.
La narrazione mediatica e pubblica non è accettabile: non sono fatalità, non è sfortuna, non sono (solo) droghe e “corse clandestine”. La verità è banale e nota: la velocità uccide.
All’amministrazione chiediamo di intervenire con coraggio e urgenza sulle cause profonde delle morti stradali, moderare la velocità con infrastrutture, controlli e comunicazione. Se ci sono ostacoli e incertezze, vanno affrontati e superati.
Le richieste alle istituzioni:
- Autovelox sulle strade di scorrimento di Roma in cui la velocità viene sistematicamente violata, superando gli ostacoli che limitano questi dispositivi in città, proprio dove si devono salvare più vite
- Nell’immediato, su strade come la Cristoforo Colombo, spezzare l’onda verde, posizionare countdown pedonali, chiudere le corsie centrali al transito privato durante le ore notturne, posizionare parapedonali
- Più controlli delle Forze dell’Ordine anche con tutti i dispositivi tecnologici a disposizione. Non è più possibile avere autostrade urbane senza regole
- Ridistribuire lo spazio in modo equo per tutte le scelte di mobilità (corsie preferenziali TPL, rete ciclabile continua e diffusa, percorsi pedonali sicuri, strade scolastiche)
- Moderazione infrastrutturale della velocità come nel resto d’Europa (tramite attraversamenti rialzati, cuscini berlinesi e contrasto all’obesitá delle corsie di marcia)
- Accelerazione sulle politiche locali e nazionali per realizzare zone e città30
Ci aspettiamo soluzioni, anche se in un primo tempo impopolari, che tutelino l’incolumità delle persone, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili, come pedoni, ciclisti (ma anche motociclisti) e con fragilità come bambini, persone anziane e con disabilità.
E’ inaccettabile che gli scontri mortali si ripetano, uno uguale all’altro, negli stessi luoghi. Abbiamo tutt* diritto di restare viv*, e di tornare a casa, indipendentemente dal mezzo di trasporto che si sceglie di usare.
Realtà promotrici del Presidio:
- Movimento Diritti dei Pedoni
- Associazione Salvaiciclisti Roma
- Marco Pietrobono Onlus
- Rete Vivinstrada
- Bike4City
- Metrovia
- Zerovittime
- Mobilità Sostenibile VIII
- Odissea Quotidiana
- FIAB Roma Naturamici
- FIAB Roma Ruotalibera
- FIAB Roma BiciLiberaTutti
- FIAB Roma BiciPa
- FIAB Ostia in Bici
- Trionfalmente17
- GRAB - Grande Raccordo Anulare delle Bici
- SPI CGIL Roma e Lazio
- Il Sorriso di Alessia Sbal APS
- ACRSD Davide Marasco
- Muoviti Elettrico
- Legambiente Garbatella
- Legambiente Gemme
- Legambiente Lazio
- Cittadini Per l’Aria
- Clean Cities
- Streets for Kids
- Bike to School Roma
- Comitato Parchi Colombo
- Touring Club Italiano Lazio
- Sicurinstrada: Sicurezza stradale e Mobilità Urbana Sostenibile
- Roma Slow Tour
















