Porto Tolle: denunceremo le leggi 'Salvacarbone'

Ambientalisti su Porto Tolle
della legge istitutiva del Parco Regionale Veneto del Delta del Po. Talemodifica serve solo a consentire a Enel di procedere alla conversione acarbone della centrale termoelettrica a olio combustibile di Porto Tolle.
Le associazioni ritengono che gli impatti sanitari, ambientali eoccupazionali che verrebbero dalla realizzazione del progetto di Enelcostituirebbero un severo danno al territorio e all'economia di larga partedel Nord Est. Nonché, un aumento delle emissioni di gas a effetto serrasuperiore a 4 volte quelle dell'intera città di Milano. Tutte le città del>
Veneto sono già oggi fuori norma sia per il PM10 che per il PM2,5: conquesta scelta la Giunta Zaia garantisce un peggioramento della qualitàdell'aria per gran parte della Pianura Padana.
Per queste ragioni, Greenpeace, Italia Nostra, Legambiente e WWF annuncianoche ogni futura Valutazione d'Impatto Ambientale positiva riguardo laconversione a carbone della centrale termoelettrica di Porto Tolle verrà>
impugnata davanti alla magistratura amministrativa, nella quale leassociazioni ripongono piena fiducia.
Quanto ai provvedimenti di legge della Regione Veneto (la modifica dellaleggedel Parco del Delta del Po) e del Parlamento (la norma presentenell'ultima manovra economica, che consente la conversione a carbone di>
impianti termoelettrici a olio combustibile anche in deroga alla normativaVIA), gli ambientalisti annunciano che contrasteranno tali norme'salvacarbone' ricorrendo in tutte le sedi giuridiche e istituzionalicompetenti, anche in ambito comunitario.
Le associazioni ricordano, infine, che quanto il Consiglio Regionale Venetosta per deliberare contrasta con il parere dato dalla stessa AgenziaRegionale per la Protezione dell'Ambiente del Veneto in tema di emissione dimicroinquinanti;ignora la risoluzione adottata dalla Assemblea Legislativadella Regione Emilia Romagna, che impegna la Giunta di quel governo a "porrein essere azioni contro la riconversione a carbone della centrale di PortoTolle, prevedendo piani alternativi per lo sviluppo economico della zona einvestendo, nell'area del Parco del Delta del Po, nella produzioneenergetica da fonti rinnovabili"; e ignora, altresì, il parere di oltre20mila cittadini che hanno sottoscritto una petizione, lanciata mercoledì 20luglio, con la quale hanno inteso esprimere la loro contrarietà al progetto.
Contatti:
Ufficio stampa Greenpeace, 06 6816061 int. 146, 239; cell. 3483988615>
Ufficio stampa WWF, 06 84497377; cell. 3298315718>
Ufficio stampa Legambiente, 06.86268376 - 79; cell. 3490597187>
Ufficio stampa Italia Nostra, Maria Grazia Vernuccio, cell.335.1282864>