Fiumicino, dinosauri in carne ed ossa a Macchiagrande

Presso l’Oasi di Macchiagrande sono 24 le riproduzioni – rigorosamente a grandezza naturale - di altrettante specie di dinosauri e altri animali estinti, frutto di studi scientifici, di una lavorazione altamente specializzata. Le sculture, perfettamente integrate nello scenario naturale, ripropongono lungo un percorso di circa 2 km. le creature del passato come dovevano essere in vita: dal celeberrimo T-rex all'agile Deinonico, dal piccolo sauropode romano soprannominato “Tito” al gigantesco Diplodoco e molto altro ancora.
“La realizzazione della mostra didattica presso l’Oasi WWF di Macchiagrande è il frutto di una condivisione di intenti legata alla promozione della conoscenza e della divulgazione della cultura scientifica e naturalistica. Il pubblico ha apprezzato molto l’iniziativa” ha detto Francesco Marcone Direttore delle Oasi WWF del Litorale Romano. “Nemmeno una bustina di rifiuti raccolti nonostante il grande afflusso di visitatori. Questo è un risultato importante in quanto i visitatori hanno sostenuto un comportamento attento e responsabile, accogliendo l’appello di un’oasi a rifiuti zero”
A Napoli la mostra è giunta alla sua terza edizione con un nuovo percorso con altrettanti esemplari. Nel fine settimana circa 1.000 persone sono tornate al Cratere degli Astroni per la sua nuova edizione. La mostra che parte dalla riserva reale di caccia per opera di Alfonso D’Aragona per poi arrivare al nel cratere originatosi circa 3.700 anni fa all’interno della riserva naturale preservata dal WWF, ha come tema la preistoria e spiega le grandi estinzioni di massa, il percorso espositivo dà ai “viaggiatori” una chiara storia della vita sul pianeta, dalla conquista della terraferma avvenuta nell’era primaria (paleozoica) fino ai nostri giorni. Lo scopo è di stimolare i bambini e di farli riflettere sul tema dell’estinzione” – spiega il Direttore della Riserva Naturale degli Astroni Fabrizio Canonico – “sensibilizzare e sollecitare la politica sui temi del capitale naturale”.La storia della Terra è stata scandita da ben cinque estinzioni di massa, causate da catastrofi naturali. Tra queste la più famosa è la quinta, originata dalla caduta sulla Terra di un enorme meteorite, avvenuta circa sessantasei milioni di anni fa, e che ha provocato la scomparsa dei giganteschi dinosauri, dominatori del Mesozoico, vere e proprie icone della Preistoria come il tirannosauro e il triceratopo. Le due mostre, aperte fino al 10 novembre, hanno come tema l’estinzione delle specie. Se le prime cinque estinzioni sono state di origine naturale, quella che molti scienziati prevedono stia per avvenire, la sesta, è causata proprio dall’impatto della specie umana sul pianeta.

