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COSI’ NEW HORIZONS INCONTRA GIOVE

print19 luglio 2007 16:33
(AGR) Giove come non lo abbiamo mai visto. Le inedite immagini del pianeta più grande del sistema solare sono state mostrate ai giornalisti al quartier generale della NASA di Washington mercoledì 2 maggio.
La sonda spaziale New Horizons è stata lanciata il 19 gennaio 2006. L’obiettivo primario è quello di studiare e reperire informazioni su Plutone, l’unico pianeta del sistema solare non ancora visitato da una sonda lanciata dall’uomo. New Horizons raggiungerà il pianeta nano nel 2015 e nel frattempo si sta permettendo un giro turistico intorno al più grande dei pianeti del nostro sistema, Giove. In realtà il vero scopo di questa “sosta” intorno a Giove è quello di prendere la ricorsa verso Plutone. Questo avverrà utilizzando la fortissima gravità del pianeta gigante per aumentare la velocità della navicella, che alla fine arriverà a sfiorare 80.000 chilometri">80.000 chilometri orari. Con questo sistema Alan Stern, il capo della missione e del gruppo scientifico, prevede di accorciare il lungo viaggio verso il più inesplorato dei pianeti di circa tre anni.
Inoltre la breve sosta intorno a Giove sarà un ottimo esame per testare la sofisticata attrezzatura di New Horizons in modo che tutto funzioni alla perfezione quando la sonda raggiungerà Plutone. La prevista visita al pianeta gigante, che sembrava avere interessi molto pratici ai fini della missione, ha dato però dei risultati che lasciano senza fiato. Giove, che in passato è stato più volte visitato da altre sonde (Voyager1, Galileo, Cassini), è stato immortalato attraverso delle foto scattate con la sofisticata attrezzatura di New Horizons. L’uomo non aveva mai visto così nitidamente immagini riguardanti questo pianeta ed i suoi satelliti. Questo scorcio spettacolare di Giove apre agli scienziati nuove possibilità di osservazione e di studio di questa area. I fenomeni più suggestivi ripresi da New Horizons riguardano lo stesso Giove e uno dei suoi satelliti, Io. Questa luna più delle altre ha catturato l’attenzione perché in una delle foto arrivate sulla Terra spicca un’eruzione vulcanica in atto nella parte settentrionale. Altro segreto svelato dalla sonda riguarderebbe un 'pennacchio' di fumo, alto, che si alza dalla luna Io e che non era stato osservato dalle precedenti spedizioni.
Per quanto riguarda Giove, la novità fondamentale è la qualità altissima delle immagini che ci sono arrivate e che ci hanno mostrato il pianeta come non lo avevamo mai visto prima. Inoltre in una delle foto è stato immortalato un fenomeno che ha subito catturato l’interesse degli scienziati. Si tratta di una gigantesca macchia rossa, delle dimensioni della Terra, un'enorme sifone che inghiotte e rilancia contemporaneamente nello spazio quantità enormi di materia.
Quello che doveva essere solo un giro di prova prima di arrivare al vero scopo della missione ci ha dunque regalato un’ interessante e suggestiva visione del più grande pianeta del sistema solare.
In attesa del raggiungimento del vero obiettivo il capo della missione, Stern, sembra ottimista e per ora si ritiene soddisfatto: “E' stata un'ottima occasione per provare il satellite ‘su strada’ e credo che sia tutto pronto per Plutone”. Giada Rapari>

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