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Roma, "Liberazione" Women, a Caracalla vince la spagnola Paula Blasi

In mattinata la corsa dedicata alle donne, 16 giri su un impegnativo percorso di 6 km. Al via 104 cicliste in rappresentanza di 16 team. La gara femminile era anche valida come quarta tappa della Coppa Italia delle Regioni. Al secondo posto la sorprendente Silvia Milesi. A seguire la Bike4 Fun.

printDi :: 25 aprile 2025 15:47
Il passaggio a Piramide del Coati Liberazione Women

Il passaggio a Piramide del Coati Liberazione Women

(AGR) È andato in scena stamani il primo atto del 78° Gran Premio della Liberazione. Alle ore 9, da viale delle Terme di Caracalla, 104 cicliste in rappresentanza di 16 team hanno affrontato i 16 giri dell’impegnativo circuito di 6 chilometri a caccia della vittoria. A succedere nell’albo d’oro all’olimpionica Chiara Consonni, vincitrice lo scorso anno, indossando quindi la maglia rosa brandizzata Coati in cima al podio, è stata la spagnola Paula Blasi, capace di una prestazione di alto spessore tecnico che ha permesso alla UAE Adq di bissare il dominio sulla corsa.

La 22enne catalana è evasa dal gruppo insieme a Silvia Milesi della Bepink dopo una trentina di chilometri, per poi andarsene per conto proprio a 15 km dall’arrivo, verso un trionfo che fa seguito alla sesta piazza di domenica scorsa a Chambery da gregaria di Erica Magnaldi. Nel frattempo la diciottenne Milesi ha resistito da sola per un secondo posto di gran prestigio, mentre alle sue spalle infuriava lo sprint, con Sofia Bertizzolo terza ed Eilidh Shaw quarta: UAE con due atletee sul podio e tre in top-5. Quinta, l’infinita lituana Rasa Leleivyte dell’Aromitalia Vaiano.

 
Dopo una sfilza di successi in corse spagnole "minori" nel 2024, Paula Blasi quest'anno è approdata nella Development del team emiratino: aggregata in più occasioni alla prima squadra, vittorie come il Liberazione possono proiettare verso l'alto le sue ambizioni. Premiata da Maria Spena, del CdA di Sport e Salute, da Roberto Pella, presidente della Lega Ciclismo Professionistico, dal presidente del Comitato laziale della Federciclismo Maurizio Brilli, e da Maria Sofia Lazzaretti, moglie di Mario Carbutti, creatore del Liberazione femminile, così la vincitrice ha commentato la propria impresa: “Sapevamo di essere le più forti e sapevamo che sarebbe stata una gara molto dura, quindi abbiamo lasciato che altre formazioni controllassero la situazione nelle battute iniziali, per poi mettere in atto una serie di attacchi. Io ho portato il primo ed è stato subito quello giusto, insieme alla giovane atleta italiana con la quale c'è stata un'ottima intesa. Dopodiché ho preso il largo personalmente, perché non volevo giocarmela in uno contro uno. Il piano gara? Sofia Bertizzolo o Sophie Van Rooijen in caso di volata, Eilidh Shaw o la sottoscritta per le fughe. Sono felicissima di aver conquistato un risultato così importante al mio primo anno in una struttura professionistica, ora voglio solo continuare a lavorare sodo per migliorarmi e preparare Tour de l'Avenir e Mondiali”.

Così infine l'ottima Silvia Milesi: “Mi ero allenata molto bene nelle scorse settimane, ma questo 2° posto è davvero inaspettato e ne sono entusiasta! Sono riuscita a entrare in un tentativo insieme a tre atlete della UAE e poi a seguire Paula quando ha allungato, mi sono goduta ogni momento in mezzo a uno scenario spettacolare e un bellissimo tifo”. Ad aggiungere soddisfazioni personali alla sua prestazione, nelle premiazioni di giornata relative alla Coppa Italia delle Regioni la portacolori della squadra di Walter Zini si è aggiudicata pure le maglie blu (miglior italiana), verde (GPM) e magenta (migliore giovane) mentre la bianca della combattività è andata a Beatrice Rossato della Isolmant Premac Vittoria.

A dare il via alla gara era stato l’On. Roberto Pella, vice presidente ANCI e presidente Lega Ciclismo Professionistico. “Indubbiamente è una corsa meravigliosa che si svolge in una cornice storica di livello mondiale. E’ una corsa di altissimo livello con la partecipazione di atlete che arrivano da tante nazioni, a testimonianza della grande tradizione del ciclismo nello sport e nella cultura. Un grazie all’organizzatore Terenzi e al presidente regionale Brilli per aver messo in piedi un evento di questo livello. Noi come Lega siamo al loro fianco per dare un importante contributo per la Coppa Italia delle Regioni, soprattutto perché equipariamo il montepremi delle donne a quello degli uomini: questo è un grosso valore sia dal punto di vista tecnico ma soprattutto dal punto di vista della parità di genere, ed è per questo che abbiamo coinvolto oltre ai Ministeri dello Sport, del Turismo e dell’Economia anche quello delle Pari Opportunità”, ha detto Pella.

A seguire la gara dal vivo c’era inoltre Marta Bastianelli, due volte vincitrice del Liberazione (2016 e 2017), oggi collaboratrice tecnica della Nazionale femminile di ciclismo. “Siamo qui per supportare e visionare le ragazze, cosa che facciamo sempre quando possiamo. Ringrazio l’organizzatore, Terenzi, per aver dato anche quest’anno l’opportunità alle donne di correre il Liberazione. Il percorso è molto bello e anche esigente: per esperienza, so che è una gara che si risolve quasi sempre negli ultimi giri. Comunque sono convinta che si può ragionare in grande per il futuro per far diventare questa gara qualcosa di ancora più importante”, ha detto Bastianelli.

Al termine della gara femminile, oltre 300 cittadini hanno partecipato alla "Bike 4 Fun - pedalata del dono", la passeggiata su due ruote aperta a tutti che ha attraversato il cuore della Capitale, organizzata in collaborazione con ANED Sport e AIDO per sensibilizzare le persone sul tema della donazione di organi.

In allegato foto libere da diritti per la pubblicazione con credits: Simone Lombi

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La partenza del Coati Liberazione Women
Il podio del Coati Liberazione Women

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