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La vittoria della Roma a Campo di Marte è un chiaro avviso ai naviganti

Fiorentina-Roma 1-2

printDi :: 06 ottobre 2025 17:30
La vittoria della Roma a Campo di Marte è un chiaro avviso ai naviganti

(AGR) Per come è nata, per come è maturata e per come è stata gestita, come non definire prestigiosissima questa vittoria della Roma in trasferta, contro la titolatissima Fiorentina? La Viola, da sempre squadra di rispetto a qualsiasi latitudine, ha disputato la sua partita come meglio poteva: cercando di prendere la Roma in velocità, arrivare prima sul pallone e questo farlo viaggiare con traversoni da destra a sinistra e viceversa, innestando anche duelli uomo contro uomo: Pioli, la tattica giusta l’aveva indovinata, ma poi, come spesso accade nel calcio, ci si è messa di mezzo la differenza di qualità e anche la buona sorte. Oddio, non è che in quanto a qualità, la differenza tra le due squadre fosse così pronunciata a favore della Roma: entrambe ne hanno da vendere, ma magari alla Roma le si è concretizzata al momento giusto, quando era necessario, per lei, che venisse fuori. Stupisce, piuttosto, che la squadra viola non abbia ancora conquistato la prima vittoria: da quanto abbiamo visto, l’attuale classifica della Fiorentina è senz’altro bugiarda: le mancano parecchi punti e, di certo, contro la Roma la fortuna non è stata dalla sua. Capita. Obiettivamente, è stata proprio la squadra giallorossa ad averne a iosa, di fortuna, comunque in quantità tale da consentirle di portare a casa i tre punti.

Dopo le canoniche fasi di studio, che peraltro durano poco, la Fiorentina parte subito veloce e presto instaura un certo dominio territoriale. La Roma sembra ancora sotto botta Lille: qualche scollamento tra i reparti è ben visibile, la squadra giallorossa tarda ad entrare in partita e qualche passaggio non riuscito, oltre a una certa lentezza d’insieme, danno la netta sensazione che per la Roma sarà un’autentica impresa uscire imbattuta da Campo di Marte. Proprio da un impappinamento tra Mancini e Cristante a centro campo, badate bene, a centro campo, cioè a oltre quaranta metri dalla porta romana, nasce la rete del vantaggio viola, al 14’, quando Kean approfitta della circostanza favorevole e vola indisturbato verso la porta avversaria, poi calcia e batte il bravo Svilar. Immaginiamo, a questo punto, un incazzatissimo Gasperini, il restare attoniti da parte del gruppo dei tifosi romanisti là sugli spalti mentre il tifo viola si scatena, giustamente.

 
Ma la partita è ancora lunghissima e la Roma, palla al centro, non sembra proprio che sia andata sotto choc dopo aver subito la rete, pur pregevole, dell’ottimo Kean. E così, lancia in resta, la Roma, dopo avere finalmente capito come va giocata questa partita, che cioè oggi per lei non saranno rose e viole, appunto, comincia a darsi da fare sul serio e qualche minuto dopo arriva al pareggio: è il 22’, Soulè raccoglie e manda all’angolo di De Gea uno stupendo e velenosissimo quanto imprendibile sinistro. 1-1. Invece di fermarsi a rimirare sé stessa, la Roma insiste e al 30’, su calcio d’angolo battuto da Soulè, Cristante anticipa Mandragora e la Roma va in vantaggio. Nel finale di tempo, al 36’, Dovbyk trova modo di mangiarsi il 3-1, evento che ormai, vista la conclamata, più che scarsa attitudine al calcio dell’ucraino, non fa più nemmeno notizia, mentre al 38’, il palo a portiere battuto di Kean, nega il pareggio ai viola.

Nella ripresa, Gasperini manda dentro Dybala al posto di un inguardabile Dovbyk, e pellegrini al posto dell’ottimo Baldanzi. A proposito di Tommaso Baldanzi (centrocampista, classe 2003), che seguiamo fin dalla primavera dell’Empoli, oggi abbiamo avuto l’ulteriore conferma che al ragazzo di Poggibonsi non manca proprio nulla per imporsi all’attenzione del calcio internazionale: Gattuso, ct della nazionale, ne prenda buona nota. Con le sostituzioni, aumenta, sì, la dinamicità in avanti della Roma, ma, quanto a imporre il proprio gioco, siamo ben lontani. Nella sostanza, è la Fiorentina che, al 73’, per la seconda volta si vede negare il pareggio dalla traversa colta da Piccoli ancora a portiere battuto. La Roma è ben solida e concentratissima in difesa e ora che i meccanismi sono stati messi a punto, la vittoria sembra ormai a portata di mano. Da parte loro, i viola tentano il tutto per tutto mandando dentro Dzeko, ma tutto ciò che il rinforzato attacco gigliato, ora a tre punte, riesce a produrre è un cross sul quale Gosens arriva un quarto d’ora dopo. Troppo poco. In chiusura, al 90’, Dybala potrebbe triplicare ma il bravo De Gea non si fa sorprendere. Poi arriva il triplice fischio di chiusura e la Roma porta a casa tre punti d’oro.

                                                          

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