Il presidente dell'Ostia Mare Di Paolo chiede tempo...per regolarizzare l'Anco Marzio
Di Paolo: non posso buttare giù e ricostruire a norma se non ho i permessi ed il piano edilizio approvato. In tre-quattro mesi posso rifare tutto. Ho chiesto tempo, ho presentato un piano di 36 mesi indicando i tempi di massima,non mi hanno risposto, mi hanno detto che dovevo procedere a demolire


La conferenza stampa di Di Paolo
(AGR) La vicenda dell’Ostia Mare, la sua gloriosa storia sportiva, i tanti successi conquistati sui campi sono il suo passato, il futuro è denso di incognite, l’impianto “Anco Marzio” ha tribuna e spogliatoio “abusivi” che da anni, però, stavano lì…..Per il Campidoglio devono essere abbattuti ed al suo posto devono nascere nuove strutture e tutto questo dovrebbe accadere con il campionato di serie D e le giovanili in corso, con la scuola calcio in attività, sarebbe un colpo “mortale” al cuore biancoviola della società. Il nuovo presidente Roberto Di Paolo apre la porta alla stampa per chiarire la sua posizione, per raccontare la sua verità e sopratutto, per chiedere tempo, quel tempo che il Campidoglio non vorrebbe accordargli per sistemare e mettere in regola l’impianto. La storia è già nota, di sicuro ci sono stati degli abusi, prima dell’arrivo della nuova proprietà, di sicuro è giusto regolarizzare l’impianto, ma serve tempo e denaro.
“Ho chiesto i permessi. - spiega Di Paolo – non posso buttare giù e ricostruire a norma se non ho i permessi ed il piano edilizio approvato. In tre-quattro mesi posso rifare tutto e risistemare la questione. Ho chiesto tempo, ho presentato un piano di 36 mesi indicando dei tempi di massima, non mi hanno risposto, mi hanno detto che dovevo procedere a demolire….E dopo? Vengano loro a chiudere l’impianto a mandare a casa questi 500 ragazzi che frequentano il campo, ho chiesto una deroga, poi con i permessi in mano iniziamo le demolizioni. Questo è un centro sportivo, senza spogliatoi non si può operare"