Equitazione, Circo Massimo, si conclude con un sold out il Longines Global Champions Tour di Roma
Circo Massimo stracolmo. oltre 5mila spettatori, per la gara clou del circuito di salto ostacoli più famoso del mondo. Vince l'olandese Harrie Smolders. Il belga Gilles Thomas (secondo) mette in bacheca il titolo individuale stagionale a due turni dal termine, terzo l'olandese Maikel van der Vleuten


Harrie Smolders in azione al Gran Premio LGCT equitazione circo massimo foto da comunicato
(AGR) Tribune gremite ed entusiasmo alle stelle nell’arena del Circo Massimo per la decima edizione del Gran Premio del Longines Global Champions Tour di Roma. La magia della Città Eterna ha fatto ancora una volta da cornice a una giornata memorabile di sport, eleganza e spettacolo, con i migliori binomi del mondo protagonisti di un’emozionante sfida che ha consacrato ancora una volta la Capitale come cuore pulsante dell’equitazione mondiale. È il cavaliere olandese Harrie Smolders su Monaco a salire sul gradino più alto del podio (32"27), che segna per la seconda volta il suo nome sull'albo d'oro del concorso capitolino già conquistato nel 2016 allo Stadio dei Marmi del Foro Italico. Secondo il belga Gilles Thomas su Qalista DN (34"41), terzo l'olandese Maikel van der Vleuten su Beauville Z N.O.P. (34"84).
Sotto gli occhi del Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, presente alla manifestazione, trionfano nelle gare di CSI2* le amazzoni azzurre Eva Vittoria Lasagni e Martina Lain (due primi posti), Filippo Bologni e Stefano de Colle (due secondi posti) ed Emanuele Grimaldi (terzo posto).
IL TRACCIATO – Il Grand Prix LGCT di Roma 1.60, gara più attesa della manifestazione, è iniziata alle 13.40 in punto. Sono stati quaranta, tra amazzoni e cavalieri, provenienti da sedici Nazioni a ottenere il pass per partecipare e provare a vincere i 308.600 mila euro di prize money in palio oltre che la gloria di una vittoria al Circo Massimo. Il tracciato, lungo 500 metri con un tempo massimo di 80 secondi, è stato ideato dal numero uno dei course designer Uliano Vezzani e la sua squadra costituita da Mario Breccia, Paolo Rossato, Marco Latini e Florin Gheorghe Pelincas. Il percorso, complicato oltre che per l’altezza anche per la relazione tra gli ostacoli e la loro formazione, è basato su 13 passaggi di sentiero e un tempo massimo di 80 secondi.
Verticale numero 1 di tre barriere sopra a un cancellino, in spezzata a destra largo numero 2, girata a destra largo a barriere pari numero 3. In spezzata a sinistra verticale numero 4 molto trasparente, girata a mano sinistra verticale numero 5 in linea sei o sette tempi di galoppo largo numero 6. Galoppata sul lato corto del campo e largo Global Champions numero 7 in spezzata a destra doppia gabbia numero 8 (verticale, un tempo di galoppo largo, due tempi di galoppo verticale di 1.60). Girata a destra verticale con fosso di tre barriere numero 9 e in linea dopo sei o sette falcate verticale Longines numero 10. Dietro front a mano sinistra su lato lungo della tribuna del pubblico la seconda combinazione gabbia numero 11 (una falcata), quindi in dirittura dopo quattro tempi di galoppo l’ostacolo numero 12, costituito da un verticale con tavola nera, fino all'ultimo sforzo sul fosso numero 13 in spezzata a sinistra.
LA GARA – Tra i tanti plurimedagliati che si sono dati battaglia nel percorso base, solo in dieci hanno concluso il primo giro senza commettere errori, ottenendo quindi l’accesso al barrage decisivo. Tra i grandi esclusi figurano il campione olimpionico di Parigi2024 Christian Kukuk e i nostri Giacomo Casadei, Guido Grimaldi ed Emanuele Camilli, che avevano dato prova di un ottimo stato di forma nelle giornate precedenti.
L’ingresso in campo del barrage ha seguito l’ordine dei percorsi netti del primo giro: Marlon Modolo Zanotelli, Katharina Rhomberg, Gregory Cottard, Harrie Smolders, Bertram Allen, Gilles Thomas, Giulia Martinengo Marquet, Maikel van der Vleuten, Duarte Seabra e Christian Ahlmann.
LA CLASSIFICA – La classifica aggiornata dopo la tappa di Roma, prima delle ultime due di regular season a Rabat e Riyad, vede saldo al primo posto il belga Gilles Thomas (275), seguito dall'olandese Harrie Smolders (secondo a 214) e dal tedesco Christian Kukuk (terzo a 208). Alla luce della preannunciata assenza di Harrie Smolders nella prossima tappa in Marocco, Gilles Thomas avrà l'aritmetica certezza di laurearsi campione del Longines Global Champions Tour 2025 e mettere le mani sul titolo individuale di stagione con un turno d'anticipo.