Quando l'asma e' sotto controllo

31 marzo 2013 14:54
(AGR) (AGR ) L'asma è una malattia infiammatoria caratterizzata da un’ostruzione reversibile delle vie aeree, spesso in seguito a sensibilizzazione da parte di allergeni. È una delle malattie croniche più diffuse e si stima colpisca circa 300 milioni di persone nel mondo, ossia il quattro per cento della popolazione. È particolarmente comune nei paesi sviluppati, ma negli ultimi anni nei paesi in via di sviluppo si è verificato un notevole incremento dell'incidenza dovuta alle migliori condizioni igieniche e all'intensa urbanizzazione della popolazione. I tassi di allergizzazione, infatti, tendono ad aumentare proprio per la tendenza a vivere in ambienti sempre più asettici. Non trascurabile, inoltre, è la riduzione dell’abitudine di allattare al seno materno i neonati. Durante i primi mesi di vita, il contatto del sistema immunitario dell’infante con gli anticorpi presenti nel latte materno consente una fisiologica maturazione del sistema immunitario che, tendenzialmente, lo renderà meno suscettibile alle allergie e all’asma bronchiale a esse correlata. Le ricerche più recenti hanno chiarito l’estrema complessità dell’asma bronchiale dal punto di vista fisiopatologico, ovvero dei meccanismi che, interagendo, ne determinano l’insorgenza. Pur dando molto spesso una sintomatologia lieve e trascurabile, uno scarso controllo della malattia può negli anni provocare un’infiammazione cronica delle vie aeree che culmina in un loro rimodellamento, causa a sua volta di vere e proprie patologie croniche invalidanti come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (un'affezione cronica polmonare caratterizzata da un’ostruzione bronchiale permanente con limitazione irreversibile del flusso aereo). Uno sguardo alle cause Nella sua declinazione più diffusa, ovvero quella allergica, l’asma è la risultante di una risposta immunitaria selettiva, un fenomeno noto come atopia, cioè un’iperproduzione di immunoglobuline E (dette anche IgE) dirette contro i comuni allergeni ambientali, come i pollini di fiori e piante, le spore dei funghi, gli acari della polvere, i peli degli animali, le muffe e alcune proteine animali. In seguito all’esposizione ad allergeni, gli anticorpi già sensibilizzati danno il via alla risposta infiammatoria che causa broncocostrizione, ipersecrezione di muco e danno alle vie aeree. Chi, ad esempio, sviluppa un’allergia agli acari può accusare sintomi asmatici permanendo a lungo all’interno di ambienti poco puliti o con uno scarso ricambio d’aria. I soggetti che maturano un’allergia ai pollini, invece, risentono della tipica sintomatologia stagionale associata al periodo di impollinamento, per quanto i recenti cambiamenti climatici e la tendenza ad utilizzare sistemi di climatizzazione negli ambienti chiusi hanno modificato il cosiddetto “calendario pollinico”. L'esposizione a fumi, polveri e in generale a inalanti è responsabile di una percentuale di asma variabile tra il 2 e il 15 per cento a seconda delle diverse casistiche. Idealmente qualunque sostanza particolata che a contatto con le vie aeree iperresponsive (iper-reattive) induca una risposta infiammatoria mediata dalle IgE è annoverabile tra le possibili cause di asma. I sintomi silenziosi L’asma si identifica facilmente quando dà luogo a manifestazioni eclatanti quali affanno, respiro corto, sibilo espiratorio e dispnea, ossia fatica respiratoria associata a costrizione toracica. Molto più frequentemente, però, la sintomatologia asmatica presenta segni e sintomi più sfumati. Una banale tosse stizzosa, secca e insistente può essere un sintomo d’asma. In alternativa, si può riscontrare la tendenza a risvegli notturni associati a una vaga sensazione di costrizione toracica. Non si dovrebbe trascurare, inoltre, la presenza di sintomi riconducibili all’allergia rinocongiuntivitica (patologia infiammatoria acuta a carico della mucosa nasale). Si è osservato, infatti, che in più della metà dei pazienti affetti da rinocongiuntivite coesiste una qualche forma di asma bronchiale. Viceversa, buona parte dei pazienti asmatici presenta una coesistente sindrome rinocongiuntivale. Importanza della diagnosi differenziale L’asma allergica tende a insorgere nei soggetti atopici, o allergici, in età mediamente giovanile. In età pediatrica esistono però molte condizioni simili all’asma bronchiale, ma che appunto se ne differenziano. Veri e propri attacchi di broncospasmo possono associarsi negli infanti a un’infezione virale, oppure ad infezioni più serie, a volte anche gravi, che però non configurano un quadro d’asma. Ne è un esempio la bronchiolite respiratoria dell’infante, caratterizzata da un’ostruzione dei bronchioli (le ultime diramazioni bronchiali). È bene sottolineare, tuttavia, come l’asma non sia una patologia prettamente pediatrica. Occorre ricordare che essa può infatti insorgere anche in età adulta o addirittura geriatrica. In ogni caso, tutti i soggetti che presentano una sintomatologia associata a broncospasmo dovrebbero sottoporsi ad accertamenti per verificare anzitutto la natura completamente reversibile dell’ostruzione. Per una diagnosi certa di asma, infatti, è d’obbligo un test funzionale, denominato spirometria (un esame della funzione respiratoria che misura non solo la capacità dei polmoni, ma anche il grado di apertura dei bronchi), che documenti la presenza di ostruzione a carico delle vie aeree di piccolo calibro che si associ a una completa risposta ai farmaci broncodilatatori, ovvero che dopo somministrazione di questi ultimi, si assista ad una pronta normalizzazione del quadro funzionale polmonare. Questa procedura permette di distinguere una patologia asmatica da altre condizioni, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva, caratterizzate invece da una ostruzione bronchiale irreversibile. Un controllo efficace L’asma è una malattia cronica ma grazie al progresso scientifico degli ultimi anni, si può tranquillamente gestire in modo pressoché ottimale. In altri termini, ottenere il controllo completo dei sintomi respiratori costituisce, al giorno d’oggi, un obiettivo più che realistico. È essenziale rammentare che il paziente con uno scarso controllo dell’infiammazione cronica a carico delle vie aeree, se protratto per anni, può sviluppare in età adulta o senile un’ostruzione bronchiale di entità più grave e, spesso, non più reversibile. Per evitare una tale condizione, il trattamento deve essere, dunque, scrupoloso e, soprattutto, regolare. La terapia si basa anzitutto sull’assunzione di un farmaco antiinfiammatorio, a base di corticosteroidi. Tale farmaco, se assunto per via inalatoria, esplica la sua azione localmente a livello delle vie aeree con trascurabili effetti a carico del resto dell’organismo. La terapia si avvale inoltre della eventuale associazione con un broncodilatatore, qualora si presenti un broncospasmo che riduca la funzione respiratoria. Vi sono anche terapie cosiddette di secondo livello per ottimizzare il controllo dei sintomi asmatici. Si basano sostanzialmente sui farmaci della famiglia degli inibitori dei leucotrieni. I leucotrieni sono molecole lipidiche che hanno un ruolo importante nella patogenesi dell’asma, poiché richiamano nell’albero respiratorio cellule infiammatorie quali gli eosinofili (globuli bianchi coinvolti nelle reazioni allergiche e nella difesa contro le infestazioni parassitarie), inducono l’edema delle pareti bronchiali, incrementano la produzione di muco e favoriscono il rimodellamento tissutale. Vi sono, infine, farmaci di impiego più limitato, ma importanti laddove i farmaci menzionati da soli non si rivelino adeguati a garantire un controllo completo. Appartengono a tale categoria classi di farmaci quali i cromoni, le metilxantine e gli anticorpi anti IgE. Vi sono anche recentissime evidenze scientifiche a favore della terapia endoscopica di termoplastica bronchiale, con la quale, attraverso l’erogazione di vapori caldi all’interno delle vie aeree, si produce una desensibilizzazione della mucosa, che quindi diventa meno reattiva all’esposizione antigenica. Anche in questo caso la terapia è destinata ai casi più severi. Un servizio dedicato Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico effettua le prestazioni specialistiche (visite specialistiche, esami diagnostici) per la diagnosi e cura della patologia asmatica. In particolare, nell’Ambulatorio dedicato alle attività di fisiopatologia respiratoria si eseguono, tra le altre prestazioni, la spirometria, il test di reversibilità bronchiale e il test alla metacolina. Quest’ultimo consiste nell’induzione di una risposta bronchiale in tutti quei soggetti con sospetto di asma bronchiale che risultano avere una spirometria negativa ad un controllo di routine. Presso l’Ambulatorio dedicato alle attività di fisiopatologia respiratoria è inoltre possibile eseguire la determinazione dei livelli di ossido nitrico nell’esalato. La procedura si basa sul principio in base al quale minore è il controllo dell’asma maggiore è la concentrazione di ossido nitrico prodotto durante l’espirazione : l’applicazione di tale test permette quindi di verificare il grado di infiammazione delle vie aeree indipendentemente dalla presenza o meno di sintomatologia rilevante. Oltre ai controlli periodici, da valutare individualmente, su consiglio dello specialista e sulla base delle condizioni cliniche specifiche, è da ritenersi appropriato anche un “set minimo” di controlli in tale ambito, una sorta di “check-up” connesso a questo tipo di patologia: è generalmente annuale ed ha per obiettivo il controllo completo del broncospasmo. Consiglio dell’esperto L’asma ha spesso un’evoluzione subdola. Non si devono, quindi, trascurare i sintomi, anche quando di lieve entità, quelli cioè che, pur non incidendo significativamente sulla qualità della vita, costituiscono a lungo andare un fattore in grado di aggravare il disturbo. Una visita specialistica è generalmente sufficiente a inquadrare il problema, definendone la gravità e la più opportuna strategia terapeutica. Per approfondire Szefler SJ, Dakhama A. New insights into asthma pathogenesis and treatment. Curr Opin Immunol 2011 Dec; 23(6): 8 News dal Policlinico POLICLINICO UNIVERSITARIO CAMPUS BBIO-MEDICO Via Álvaro del Portillo, 200 00128 Roma Tel.: (+39) 06.22541.1 Fax: (+39) 06.22541.456 Call Center SSN Tel.: (+39) 06.87434343 Prenotazione privati Tel.: (+39) 06.22541.1240 Uff. Relaz. con il Pubblico Tel.: (+39) 06.22541.1082 Tel.: (+39) 06.22541.1724 Fax: (+39) 06.22541.1963 email: urp@unicampus.it Dati fiscali P. Iva 04802051005 C. F. 97087620585 Servizio Privacy policy Carta dei ServiziPartecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti