Prof. Marco Toscani: “Dopo la morte per autotrapianto di capelli in Turchia necessario intervenire contro il turismo sanitario low cost”
Il presidente della SITri denuncia i rischi del turismo sanitario: “La salute non può essere svenduta al prezzo di un pacchetto turistico. Servono regole e consapevolezza per proteggere i pazienti”


Turismo Sanitario low cost: l’allarme del Prof. Marco Toscani
(AGR) Il turismo sanitario è un fenomeno in costante crescita, che negli ultimi anni ha generato un giro d’affari impressionante: secondo Milano Finanza, dal 2020 ad oggi ha raggiunto un fatturato di circa 50 miliardi di euro. Un mercato che attrae pazienti da tutta Europa, sedotti dall’idea di cure e interventi a basso costo, spesso in Paesi come la Turchia.
Tuttavia, il recente decesso di un paziente inglese, sottoposto ad autotrapianto di capelli in Turchia, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di queste pratiche.
“L'autotrapianto di capelli non va sottovalutato. Come tutti gli interventi chirurgici, può avere complicanze. È indispensabile la presenza di un anestesista rianimatore per tutta la durata, che può variare tra le sei e le otto ore”.
Secondo il Prof. Toscani, il problema principale del turismo sanitario low cost è l’assenza di garanzie minime per il paziente. “Molti vengono attratti da offerte pubblicizzate online e finiscono nelle mani di strutture improvvisate e di sedicenti professionisti privi degli strumenti necessari per la sicurezza del paziente. Il prezzo dovrebbe essere l’ultimo fattore da considerare”.
Il docente ha denunciato come la chirurgia estetica venga spesso presentata come una semplice “esperienza turistica”, minimizzando i rischi concreti. “L’episodio in Turchia dimostra che servono informazione e responsabilità: è fondamentale verificare sempre la sede, il curriculum e l’esperienza del chirurgo. La scelta del medico è una scelta di vita”.
Un fenomeno che non riguarda solo l’estero: anche in Italia alcune cliniche ingaggiano medici provenienti dalla Turchia per ridurre i costi e attirare più pazienti. Una pratica che mette a rischio la salute e crea ulteriore confusione nel settore.
Il messaggio finale del Prof. Toscani è chiaro:
“La salute vale più di qualsiasi pacchetto turistico a basso costo. Servono politiche attive di sensibilizzazione affinché i pazienti possano fare scelte consapevoli e sicure”.