Lanciano, apre l'ambulatorio dedicato all'osteoporosi


Lanciano, apre l'ambulatorio dedicato all'osteoporosi
(AGR) Va curata per tempo, possibilmente prevenuta, prima che possa produrre danni e costi sociali importanti, in termini di condizione invalidante oltre che economici. Parliamo dell'osteoporosi, la malattia dell'apparato scheletrico che rende fragili le ossa con conseguente aumento di fragilità e rischio di fratture.
All'ospedale di Lanciano nasce un ambulatorio dedicato, con la finalità di prendere in carico i soggetti a rischio, valutandone il grado di fragilità e la possibilità di incorrere in una frattura anche per piccoli traumi. L'iniziativa è dell'équipe dell'Ortopedia, diretta da Enrico Marvi, con gli specialisti Daniela Recchioni, Gianfranco Mastrovecchio, Adolfo Mené e personale infermieristico dedicato.
L'incidenza di fratture da fragilità aumenta, com'è noto, con l'età e colpisce in modo particolare le donne.
Si stima che in Abruzzo sia pari a 200 mila persone la popolazione femminile over 60 a rischio a causa di osteoporosi non trattata. Nel 2018 sono stati 1.541 i ricoveri per questa patologia, con una degenza media di 13 giorni, e 2.200 quelli determinati da fratture di femore. L’osteoporosi in Italia colpisce quattro milioni di persone con età superiore a 50 anni, di cui tre milioni e 200 mila sono donne e 800 mila uomini, oltre a 2200 ricoveri per fratture del femore. Una prima frattura è associata a un rischio quintuplicato di fratture successive o ri-fratture. Resta comunque la prevenzione l'arma più efficace, che può evitare le fratture da fragilità e il rischio di episodi ripetuti grazie a trattamenti farmacologici tempestivi.
In Italia soffre di tale patologia il 23% delle donne oltre i 40 anni e il 14% degli uomini over 60 anni ne è affetto, con numeri in continua crescita. Le fratture da fragilità per osteoporosi hanno rilevanti conseguenze, sia in termini di mortalità sia di disabilità motoria, con elevati costi sanitari e sociali.