Cresce l'inquinamento domestico, romani preoccupati e poco informati

Tra le minacce domestiche più temute dai romani, si collocano ai primi posti le fughe di gas (64%) la presenza di sostanze nocive nell’aria (53%), e l’inquinamento dell’acqua (49%). Preoccupano anche i funghi delle muffe (45%), mentre il 30% dei romani si dice spaventato dagli allergeni, come i comuni acari della polvere, ospiti indesiderati che spesso si annidano tra lenzuola e coperte.
Ma come affrontare i problemi legati all’inquinamento domestico? Secondo gli intervistati della capitale, un approccio “fai da te” può essere efficace, areando spesso gli ambienti di casa (70%) e curandone l’igiene e la pulizia (59%). Per contrastare poi le radiazioni derivanti dalle nuove tecnologie, il 36% pensa sia opportuno spegnere tutti i dispositivi elettronici durante le ore notturne o quando non sono utilizzati.Meno numerosi, invece, i romani che, oltre alle buone abitudini quotidiane, penserebbero di intervenire installando e cambiando regolarmente i filtri per l’aria (34%), o acquistando un depuratore dell’acqua (17%).
Quanto all’acqua potabile di casa, se il 68% degli intervistati dichiara di bere abitualmente quella del rubinetto, il 32% preferisce quella in bottiglia, e uno dei motivi scatenanti è proprio la poca fiducia nella sua qualità e salubrità.
Prevenire, però, è possibile, e conoscere è il miglior modo per contrastare queste minacce, secondo quanto sostiene il 74% dei romani. Come? Il 40% vorrebbe ricevere informazioni utili dalle Istituzioni, il 28% si affiderebbe invece a dispositivi tecnologici in grado di fare un check-up della propria casa e il 6% richiederebbe l’intervento di personale a domicilio per rilevazioni e mappature.