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Roma, derubato va ad una mensa per poveri e si ritrova davanti il rapinatore, bloccato 20enne tunisino

la vittima, rimasta a mani vuote, era stata costretta a recarsi presso un ente assistenziale di via Marsala per poter mangiare qualcosa. Mentre era intento a consumare il pasto, ha riconosciuto uno dei tre uomini che l’avevano aggredito il giorno precedente ed ha chiesto aiuto alla Polizia

printDi :: 19 maggio 2025 15:34
Polizia volante

Polizia volante

(AGR) Il giorno prima era stato aggredito in strada e rapinato di tutti i suoi averi. Rimasto ormai a mani vuote, era stato costretto a recarsi presso un ente assistenziale di via Marsala per mangiare qualcosa.Tra i posti “aggiunti a tavola”, però, si è trovato face to face con il suo rapinatore. Così è uscito in strada per chiedere aiuto.Per il commensale “di troppo” è scattato il fermo di indiziato di delitto della Polizia di Stato.

Tutto è iniziato nei pressi di un centro commerciale in zona Prenestina, dove la vittima, in attesa alla fermata dell’autobus, era stata accerchiata da tre uomini di origine nordafricana: mentre due di loro le bloccavano gli arti superiori ed inferiori, un terzo le aveva sfilato portafogli, cellulare ed il trolley che portava con sé. Poi, si erano dileguati nel nulla.

 
All’indomani della rapina, la vittima, ormai rimasta a mani vuote, era stata costretta a recarsi presso un ente assistenziale di via Marsala per poter mangiare qualcosa.

È così che, mentre era intento a consumare il pasto, ha riconosciuto tra i commensali uno dei tre uomini che l’avevano aggredito il giorno precedente. Deciso a chiedere l’intervento delle Forze dell’ordine, non avendo il cellulare, è uscito in strada per chiedere aiuto e, nel frangente, si è imbattuto in una volante.

Quando però, i poliziotti hanno fatto accesso alla mensa, del presunto responsabile non c’era più traccia.Non paga di averlo rivisto, la vittima non si è arresa e si è ripresentata più tardi, nello stesso luogo, nella speranza di ritrovarsi di nuovo “faccia a faccia” con il suo rapinatore.Quel “posto di troppo” a tavola si è così trasformato in una cena “andata di trasverso” per un ventenne tunisino, che è stato immediatamente bloccato dalla Polizia di Stato, allertata dal personale della struttura che era stato sensibilizzato poche ore prima dagli agenti della volante intervenuta.

I successivi approfondimenti effettuati dai poliziotti del VII Distretto San Giovanni e del Commissariato Appio Nuovo, sopraggiunti a seguito della segnalazione al 1.1.2. (N.U.E.), hanno consentito di associare il volto dell’uomo a quello di uno dei tre presunti responsabili della rapina.

Per il ventenne è immediatamente scattato il fermo di indiziato di delitto, successivamente convalidato dall’autorità giudiziaria.Proseguono, invece, le indagini per risalire agli altri due soggetti che si sarebbero resi responsabili dell’episodio.Si evidenzia che le attività investigative sopradescritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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